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Identità digitale, una nuova frontiera dell’online

In un mondo sempre più interconnesso, la gestione dell'identità online è diventata un tema cruciale per la sicurezza e l'efficienza delle interazioni quotidiane.

In un’epoca in cui la vita si svolge sempre più spesso online, l’identità digitale emerge come un concetto fondamentale: un vero e proprio alter ego virtuale, che rappresenta l’individuo nel mondo digitale e ha effetti concreti nella quotidianità. Essa si compone di informazioni personali che identificano una persona o persino un prodotto online. Questi dati possono includere nome, data di nascita, indirizzo, email, profili sui social media, cronologia di navigazione e altre informazioni condivise. L’identità digitale è rilevante perché influenza il modo in cui una persona viene percepita online e le opportunità che si possono presentare.

L’importanza di questo concetto è amplificata dall’aumento delle attività online, dove non conta solo il singolo servizio utilizzato, ma il complesso delle attività e delle interazioni con gli altri. Secondo una ricerca di McKinsey, i paesi che implementano sistemi di identità digitale completi potrebbero sbloccare un valore tra il 3 e il 13% del PIL entro il 2030. Questo rappresenta un’opportunità significativa per governi e aziende, sia per offrire servizi di identità digitale fruibili in più contesti sia per facilitare l’accesso sicuro a numerosi servizi.

SPID, CIE e il portafoglio digitale europeo

In Italia, il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è ormai uno strumento diffuso che permette ai cittadini di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati, tramite un semplice clic su “Entra con SPID”. Parallelamente, anche la Carta d’Identità Elettronica (CIE) offre un servizio simile, gestito direttamente dal Ministero dell’Interno. A livello europeo, l’identità digitale sarà disponibile ai cittadini, ai residenti e alle imprese dell’Unione Europea per accedere a servizi pubblici e privati online e offline, attraverso un portafoglio digitale personale. In Italia, l’app IO ha avviato la sperimentazione di IT Wallet, un sistema per conservare documenti digitali come patente, tessera sanitaria e, a breve, carta d’identità elettronica. Si prevede inoltre l’arrivo di e-wallet privati che consentiranno di archiviare altri documenti.

Vantaggi e sicurezza

La crescente digitalizzazione ha reso la verifica dell’identità digitale essenziale per tutelare aziende e consumatori. Questo sistema offre numerosi benefici, soprattutto in termini di sicurezza, migliorando l’esperienza utente e proteggendo da frodi. Nel contesto dell’e-commerce, la verifica dell’identità digitale permette alle aziende di prevenire attività fraudolente e garantire registrazioni sicure, riducendo il rischio di account falsi e accessi non autorizzati. Questo non solo avvantaggia le aziende, ma offre un’esperienza più fluida ai clienti, che possono evitare lunghe procedure manuali. La verifica dell’identità digitale aiuta inoltre a creare un ambiente sicuro per le transazioni, aumentando la fiducia dei clienti nei confronti delle piattaforme online. L’automazione di questi processi comporta risparmi di tempo e risorse per le aziende, riducendo i costi operativi legati ai controlli manuali e alla gestione delle frodi.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale ha un ruolo chiave nell’ottimizzazione dei servizi di identità digitale, migliorando l’accessibilità e il supporto. Grazie a chatbot e assistenti virtuali, è possibile fornire assistenza in tempo reale agli utenti. Inoltre, l’analisi dei dati legati all’identità digitale consente a governi e aziende di creare servizi mirati, grazie a monitoraggi e analisi predittive che aiutano a prendere decisioni più informate, come ridurre costi non necessari o evitare ritardi e rischi di truffa.

Applicazioni per le aziende

L’identità digitale rappresenta uno strumento strategico per le aziende, utile a migliorare l’esperienza del cliente e ottimizzare i processi. Alcune applicazioni includono:

  • Tracciabilità e certificazione: un “passaporto digitale” per prodotti come i serramenti, contenente informazioni su origine, materiali e istruzioni di manutenzione, può garantire trasparenza e fiducia al cliente.
  • Gestione del ciclo di vita del prodotto: permette di tracciare l’intero ciclo di vita di un prodotto, ottimizzando la gestione del magazzino e l’assistenza.
  • Personalizzazione e configurazione: integrando l’identità digitale in configuratori online, i clienti possono personalizzare i prodotti in base alle proprie esigenze.
  • Assistenza e manutenzione: consente ai clienti di accedere facilmente a manuali d’uso e video tutorial, con promemoria per la manutenzione programmata.
  • Marketing e fidelizzazione: supporta campagne di marketing mirate e può essere integrata in programmi di fidelizzazione.

Protezione dell’identità digitale

Per proteggere l’identità digitale di persone e prodotti, è fondamentale seguire alcune buone pratiche: utilizzare password sicure o sistemi come SPID e CIE, prestare attenzione alle informazioni condivise online, attivare l’autenticazione a due fattori, monitorare regolarmente le proprie informazioni e segnalare eventuali attività sospette.

Tendenze e dati globali

La società londinese iProov ha condotto un’analisi sulla percezione dei consumatori globali riguardo ai servizi di identità digitale. Dall’indagine emergono alcuni dati significativi che possono orientare le amministrazioni e le aziende nei loro programmi di trasformazione digitale:

  • A livello globale, il 58% delle persone afferma di sapere cosa significa “identità digitale”. In Italia, questa percentuale arriva quasi all’80%.
  • La domanda di servizi di identità digitale è elevata tra i consumatori:
    • L’86% si preoccupa del furto di identità.
    • Il 97% ha timori per la privacy dei dati.
    • Il 90% utilizzerebbe un singolo servizio di identità digitale, se adeguatamente informato.
  • I soggetti ritenuti più affidabili per la fornitura di questi servizi sono le banche, Google e i governi.
  • La verifica e l’autenticazione semplificate sono richieste da molti consumatori:
    • Il 32% ha richiesto un promemoria per la password nelle ultime 24 ore.
    • Il 32% ha abbandonato una transazione online nell’ultimo mese a causa della frustrazione per le password.
    • Il 38% ha già utilizzato la verifica facciale online almeno una volta.
    • Il 55% usa già la biometria per accedere ai propri dispositivi mobili.
    • L’80% accoglie favorevolmente o è neutrale rispetto alla verifica facciale online.
    • Il 72% desidera utilizzare la verifica facciale per garantire transazioni online sicure.