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Il provvedimento contenuto nel comma 42 dell’articolo 1 della legge di Bilancio prevede la detrazione del 75% delle spese sostenute per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche effettuate entro il 31 dicembre 2022 in edifici già esistenti.
Il bonus antibarriere architettoniche è la vera novità contenuta nel corpus dei bonus edilizi (vedi qui) contemplati e novellati dalla Legge di Bilancio 2022. Essa è prevista dal comma 42 dell’articolo 1 di tale legge.
Si tratta di un provvedimento di notevole impatto sociale a favore di chi è meno fortunato dal punto di vista della mobilità. Peraltro, esso rappresenta una misura in cui potrebbe essere socialmente utilissima la professionalità dei serramentisti e dei rivenditori di porte e finestre. Naturalmente quelli che vendono e installano serramenti, scuri, tende e schermi, automatizzati. O più semplicemente serramenti tipo gli scorrevoli che offrono una soglia inferiore ai 25 mm. In una società che invecchia sempre più i serramenti e schemi motorizzati sono sempre meno un lusso ma una necessità.
Il Bonus antibarriere
L’incentivo contempla la detrazione del 75% delle spese sostenute per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche effettuate entro il 31 dicembre 2022 in edifici già esistenti.
Altro fatto interessante è che la norma prevede la possibilità di applicare le opzioni per lo sconto in fattura o della cessione del credito in luogo delle detrazioni fiscali dirette.
Massimali di spesa
La detrazione è da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo. Essa è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 a euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Incentivate anche le automazioni
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La detrazione in esame spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Quindi, spazio per porte e porte finestre scorrevoli automatizzate, tapparelle azionate da motorizzazioni nonché, se ci allarghiamo, portoni e cancelli automatici.
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Ai fini dell’accesso alla detrazione, gli interventi sono tenuti a rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici del 14 giugno 1989, n. 236 in materia di prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
Anche cessione e sconto
La lettera b), conseguentemente all’introduzione della detrazione, modificando l’articolo 121 del medesimo decreto n. 34, stabilisce che le disposizioni in materia di opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali, si applicano anche alle spese sostenute per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche.
Foto in alto. Una porta automatizzata Portamatic, doc. Hoermann
a cura di Ennio Braicovich
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