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Raccontare i cantieri: il numero minimo di sopralluoghi

Qual è il numero minimo di sopralluoghi da effettuare per poter consegnare un lavoro ben fatto? Non importa che il cantiere sia dietro casa o a centinaia di km di distanza, in fase di ristrutturazione e sostituzione infissi è importante presentarsi per verificare le dimensioni dei controtelai, successivamente per dare istruzioni di posa e infine per eseguire le misure definitive e verificare la posa dei telai

Continua la rubrica dedicata ai cantieri, che lascia la parola a chi li vive ogni giorno da anni ed è riuscito a farsi un nome nel settore!

L’autore è William Bisacchi (serramentista con oltre 30 anni di esperienza) ed è il protagonista di una nuova rubrica sulla rivista Nuova Finestra in cui scrive di cantieri particolarmente difficili che ha avuto modo di seguire e di come siano stati ottenuti brillanti risultati grazie anche alla scelta dei giusti serramenti. E qui sul sito guidafinestra.it li racconta attraverso video dedicati, corredati di foto e dettagli interessanti che potrebbero essere particolarmente utili per i colleghi. Ogni mese un cantiere, ogni cantiere una storia, ogni storia una problematica da risolvere, ogni problematica risolta un risultato eccellente.

Nel nostro lavoro i sopralluoghi sono davvero fondamentali, proprio perchè non vendiamo prodotti chiavi in mano, come un’automobile o un televisore, ma soluzioni su misura che, soprattutto nelle ristrutturazioni, devono adattarsi alle situazioni presenti in cantiere. In questo articolo vedremo qual è il numero minimo di sopralluoghi da effettuare per fare un lavoro a regola d’arte anche per cantieri lontani dalle nostre sedi e con eventuali problemi di logistica.

 

Infissi da 5 metri all’isola d’Elba

Il cantiere in questione partiva già con una “problematica”: era distante 400 km, di cui una parte via mare, insomma, non proprio la situazione più agevole per andare a prendere le misure e per trasportare e installare gli infissi. Il cliente non aveva particolari esigenze di isolamento termico (parliamo di una casa estiva e l’isola d’Elba è nella zona climatica C con circa 1000° gradi/giorno) e, anche la sicurezza antieffrazione era un elemento poco rilevante perché sull’isola c’è un basso tasso di furti con effrazione. Il grande desiderio della committenza era, però, avere delle grandi vetrate luminose e con pochi montanti, per potersi godere il bellissimo panorama circostante. “Per esaudire le esigenze abbiamo proposto degli scorrevoli alzanti nella versione minimale con montante centrale di soli 5 centimetri e con la parte fissa completamente vetrata (senza anta). Il vetro scelto è un doppio vetro stratificato con basso emissivo 1.1w, infatti, questa tipologia rimane molto più luminosa del basso emissivo 1.0w e siccome non era necessaria la ricerca della massima prestazione termica, abbiamo optato per questa scelta. Avremmo potuto fare meglio con un vetro extrachiaro, ma il budget a disposizione non lo permetteva. I vetri sono stati accoppiati con canaline a bordo caldo e l’intercapedine è stata riempita con gas argon al 90°” spiega William Bisacchi.

Sopralluogo per controtelai

Prima di produrre i controtelai è necessario eseguire un sopralluogo preliminare in cui si verificano le misure di progetto, ci si accorda con l’impresa edile che dovrà installarli e si verifica la logistica. In cantieri come questi, quest’ultima è fondamentale, occorre capire come poter trasportare i materiali ingombranti, la possibilità di arrivare con un camion gru e dove far soggiornare i posatori. “Consiglio in questi casi di avere dei moduli rilievi standardizzati in modo da essere sicuri di non tralasciare nessuna misura e dettaglio importante. Nel caso specifico essendo una ristrutturazione pesante con nuovi controtelai, abbiamo realizzato le tavole di posa e in cantiere abbiamo ragionato sulle stesse per trovare la soluzione ottimale e le giuste dimensioni rispetto alla muratura esistente” prosegue Bisacchi.

 

Sopralluogo per istruzioni posa controtelai

Un secondo sopralluogo è stato necessario per la consegna dei controtelai e per istruire l’impresa edile sulla loro posa in opera a regola d’arte. Chiaramente se la posa è a carico del serramentista non si farà altro che consegnare e installare direttamente i controtelai, sperando che le preparazioni fatte dall’impresa siano corrette, ma per questo oggi le foto e le video chiamate aiutano tantissimo. “Nel nostro caso la posa era a carico dell’impresa e anche se gli avevamo mandato le istruzioni cartacee, abbiamo preferito consegnare noi stessi i telai per poter spiegare correttamente di persona le istruzioni fornite. Sicuramente spedire attraverso un vettore sarebbe meno costoso, ma ci sarebbe il rischio di danneggiare i telai e di non poter spiegare direttamente in loco le criticità di posa, io suggerisco di gestire il trasporto direttamente, costerà qualche centinaio di euro in più ma allontana i pericoli di danneggiamenti e errori” racconta William Bisacchi.

 

Sopralluogo per misure infissi

Una volta posati i telai ci sono aziende che sperano sia tutto perfetto e iniziano la produzione con le misure di progetto, fidandosi ciecamente e augurandosi che i controtelai siano stati posati correttamente e che non siano stati tagliati/modificati.

“Grazie alla mia esperienza di 35 anni, oggi ritengo che il sopralluogo dopo la posa dei controtelai sia imprescindibile e che debba essere sempre fatto, sia questo sia di fianco a casa, sia a 400 km di distanza. Durante il sopralluogo, infatti, oltre a verificare tutte le misure, si verificano anche lo squadro, la bolla dei controtelai perché se i posatori mentre posano gli infissi si accorgono di un problema di fuori piombo, il problema è enorme! Meglio prevenire. In quell’occasione faccio sempre un recap con il cliente, riguardiamo e riconfermiamo le scelte fatte sulle mani di apertura, colori e altro. Tutti i dettagli che ancora possono essere modificati prima di entrare in produzione con i serramenti” spiega Bisacchi.

 

Posa e logistica

Una volta completati i tre passaggi precedenti si può organizzare la posa in opera, in questo caso significava trovare un camion gru delle giuste dimensioni per la stretta stradina che caratterizzava l’ingresso dell’abitazione, il traghetto che potesse trasportarlo e l’albergo per far dormire i posatori. “Avevamo preso informazioni e misure utili allo scopo durante il primo sopralluogo e scelto di affidarci a un servizio di trasporto con camion gru con il quale lavoravamo da tempo e il che aveva il mezzo e la gru delle giuste dimensioni per il nostro scopo. Con il camion gru abbiamo trasportato tutto il materiale pesante e scaricato in prossimità delle vetrate da installare, con un furgone dotato di officina mobile abbiamo mandato i posatori che avevano un sollevatore pneumatico con gruppo ventosa per installare i pesanti vetri” prosegue William.

 

Quindi, qual è il numero minimo di sopralluoghi?

I sopralluoghi sono fondamentali nel nostro lavoro e sia nel caso di una ristrutturazione sia in una nuova costruzione ritengo che il minimo sindacale di sopralluoghi per allontanare il rischio di errori sia sicuramente tre. Così divisi:

  • primo sopralluogo per verifica dimensioni controtelai
  • secondo sopralluogo per dare istruzioni di posa dei controtelai
  • terzo sopralluogo per eseguire le misure definitive e verificare la posa dei telai.

“Io adotto questo processo da tantissimi anni e da quando lo seguo ho ridotto drasticamente i problemi e gli errori che nel nostro lavoro possono essere all’ordine del giorno, a causa delle imprese edili ma anche di noi stessi. I processi servono per questo, per migliorare la qualità del lavoro e allontanare i problemi, a volte possono sembrare delle perdite di tempo, ma se funzionano in realtà te ne fanno guadagnare tanti e ti tolgono tanti grattacapi!” conclude William Bisacchi.