Quali saranno i valori sui quali fondare il futuro della imprenditoria? Il Centro Studi Oriens ha coinvolto oltre 150 imprenditori al convegno “L’imprenditore del futuro. Idee e prospettive per il futuro di chi fa impresa”, tenuto giovedì 8 giugno nella splendida Villa Arvedi a Grezzana, in provincia di Verona per analizzare insieme responsabilità, effetti delle scelte produttive e rapporto tra uomo e tecnologia
Sono stati oltre 150 gli imprenditori riuniti nella cornice di Villa Arvedi a Grezzana, in provincia di Verona, dal Centro Studi Oriens per conoscere quali saranno i valori sui quali fondare il futuro della imprenditoria: dalla responsabilità e dagli effetti delle scelte produttive, all’economia circolare, fino al rapporto tra uomo e tecnologia. Temi interessanti e fondamentali dai quali emerge che gare impresa oggi è veramente complicato, non solo per eventi traumatici e inaspettati come il Covid19 o la guerra in Ucraina, ma anche per difficoltà legate all’attività quotidiana (costi energia, reperimento materiale, trasporti).
Il convegno “L’imprenditore del futuro. Idee e prospettive per il futuro di chi fa impresa”
“L’imprenditore del futuro. Idee e prospettive per il futuro di chi fa impresa”: questo il titolo del convegno moderato dal volto noto televisivo Paola Saluzzi e aperto da un saluto del Governatore della Regione Veneto Luca Zaia.
L’organizzatore dell’evento è il Centro Studi Oriens, un nucleo di competenze ed esperienze focalizzato sulla rielaborazione del pensiero imprenditoriale e manageriale, sull’analisi dei dati relativi al mercato PMI e sulla condivisione di riflessioni sul futuro imprenditoriale perseguibile e sostenibile. In sostanza il Centro Studi Oriens nasce dal bisogno di restituire al Territorio parte di quell’energia e supporto che Oriens Consulting, società di consulenza direzionale nata per offrire supporto competente e multidisciplinare alle aziende orientate alla crescita e al cambiamento, disegnando le strategie per il loro sviluppo, migliorandone l’organizzazione e dotandole degli strumenti digitali oggi indispensabili al presidio dei mercati ha ricevuto nel corso degli anni e, secondariamente, dalla volontà di contribuire a diffondere elementi di cultura manageriale interconnessi con i trend innovativi e di scenario, tanto sfidanti quanto incerti. Nondimeno, l’urgenza è data anche dalla sempre più incalzante consapevolezza che non si possa pensare a crescita e sviluppo senza affrontare con serenità, ma ferma determinazione, il tema di quali saranno i valori sui quali fondare il futuro della nostra imprenditoria: dalla responsabilità sugli effetti delle scelte produttive, all’economia circolare, fino al rapporto tra uomo e tecnologia. L’evento è stato realizzato con Main Partner Archivagroup. partner Gestisin Group srl , Leoncini & Associati e Prince risultati di fondamentale supporto per lo sviluppo dell’evento e la preziosa collaborazione anche di Fabbrica Del Valore , Amploom e Spazioparola ComunicareilDesign.
Il risultato di un percorso lungo e complesso, il completamento di una ricerca approfondita e di grande respiro, condotta con modalità scientifiche, profonde conoscenze personali fuse in un grande lavoro di team.
Gli interventi di qualità e la ricerca articolata
“Per una volta siamo noi al centro. Per una volta parleremo di noi stessi, di cosa desideriamo e cosa ci aspettiamo, di quanto ci sentiamo adeguati e quanto vorremmo ancora fare”. Con queste parole il Dott. Giuseppe Piazza, founder & ceo di Oriens ha introdotto i lavori puntando l’attenzione sull’obiettivo dell’evento ovvero la presentazione della ricerca nata dall’interesse di Oriens Consulting di delineare il profilo dell’imprenditore del futuro attraverso uno studio scientifico che adottasse molteplici metodologie e in grado di offrire un’ampia ricchezza di risultati.
A seguire, Elena Albertini, coordinatrice Centro Studi Oriens, docente, scrittrice e consulente filosofica per le imprese, ha ricordato come: “Se l’economia dialogasse con la filosofia imparerebbe ad amare coloro che hanno fatto bene il proprio lavoro, che sanno creare compiutamente il progresso in un’ottica di armonia e di sostenibilità”.
Si è poi entrati nel vivo della ricerca scientifica che è stata affidata al Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona ed è stata condotta da un gruppo di ricerca composto dai professori Fabio Cassia, Professore Associato di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona e responsabile scientifico dell’esecuzione della ricerca; Vania Vigolo, Professore Associato di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona; Angelo Bonfanti, Professore Associato di Economia e gestione delle imprese presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona.
La ricerca è stata articolata in tre studi, collegati tra loro dallo stesso framework teorico. Il primo ha riguardato la rielaborazione della più aggiornata letteratura scientifica relativa all’evoluzione della figura dell’imprenditore e delle sfide (sia personali che di tematiche da presidiare) che l’imprenditore è chiamato ad affrontare, individuando anche il framework di riferimento per l’intera ricerca.
Il secondo si è tradotto nell’esplorazione della prospettiva degli imprenditori sul tema oggetto di analisi, attraverso un approccio qualitativo basato su interviste condotte secondo la tecnica della Long Interview.
Infine una panoramica quantitativa, ottenuta attraverso la diffusione di un questionario con l’obiettivo di cogliere, a livello aggregato, le evoluzioni percepite come più importanti dagli imprenditori.
Alla ricerca delle parole chiave
La giornata è proseguita con l’intervento “Il senso di fare impresa” a cura di Serena Leonardi, founder di Amploom e partner consultant di Oriens Consulting che ha delineato diversi scenari di evoluzione del ruolo dell’imprenditore per riflettere su quali azioni e iniziative andrebbero poste in atto. A seguire, “Analisi del profilo comportamentale” è stato lo speech tenuto Mauro Brunello, partner consultant, coordinatore Area Persone di Oriens Consulting che ha riferito i risultati dell’indagine eseguita su un panel di 31 imprenditore di differenti fasce di età, livelli di istruzione accademica e anzianità in azienda.
Dopo questi interventi si è tenuta la discussione sulla ricerca che ha coinvolto anche Luca Realdon, founder & consultant di Oriens Consulting, Francesca Galasso, partner Consultant Oriens Consulting, Camilla Speriani, founder Collectibus Società Benefit, Luca Businaro, ceo Novation Tech, Ivan Stanzial, managing director, Archiva Group.
La seconda parte della ricerca riguardava interviste a importanti imprenditori Luca Boccato (HNH Hospitality), Gianna Dalla Mora (Womsh/Trade Promotions), Camilla Lunelli (Gruppo Lunelli), Gianluca Mech (Gianluca Mech), Federico Pastorello (P&P Sport Management), Katia Pizzocaro (Paoul), Cristina Zillani (Guido Berlucchi & C) sui temi dell’identità, di tradizione e innovazione, sostenibilità, creatività, visione e differenza di genere.
L’evento si è concluso con un vero e proprio momento di sintesi e networking tra i rappresentanti del mondo dell’imprenditoria dal quale è emerso che il verbo dell’imprenditore del futuro è senza dubbio “condividere”. Un approccio che deve riguardare l’attività a tutto tondo, motivazioni, obiettivi, sfide, ragioni, stimoli. In questa relazione diretta e fluida con la squadra sembrano risiedere la forza e la risposta anche competitiva del metodo di lavoro scelto dall’imprenditore moderno per affrontare le sfide del futuro.
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