Avviato un procedimento amministrativo davanti alla Commissione Europea ed all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato per accertare l’illegittimità dell’art. 10 della L. 58/2019, per violazione del diritto comunitario e nazionale della concorrenza.
64 imprese CNA ricorrono alla Commissione Europea ed all’Antitrust per far cancellare l’ articolo 10 della Legge 58/2019 (DL Crescita). E’ oramai un fiume in piena quello che si sta scatenando contro l’articolo 10 che – parole dell’Antitrust (vedi news)- favorisce ingiustamente i grandissimi operatori, distorce la concorrenza, punisce i piccoli e danneggia i consumatori. E giustamente l’Autorità Antitrust l’ha bocciato clamorosamente.
Come promesso dalla Confederazione, 64 (al momento ma il numero è in crescita) imprese associate CNA dei settori impianti, legno e serramenti hanno avviato un procedimento amministrativo davanti alla Commissione Europea ed all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato affinché venga accertata l’illegittimità dell’art. 10 della L. 58/2019, meglio conosciuto come DL Crescita per violazione del diritto comunitario e/o nazionale della concorrenza.
“D’accordo la Confederazione – afferma Carmine Battipaglia, presidente degli impiantisti CNA – ci siamo attivati per ricorrere sia all’AGCM che alla Commissione Europea per ottenere la cancellazione dell’articolo 10 che riteniamo uno smaccato tentativo di favorire la concentrazione del mercato della riqualificazione energetica nelle mani di pochi operatori, con conseguente alterazione della concorrenza rappresentando un indebito aiuto di stato per le grandi imprese a danno delle piccole e medie”.
Per i serramentisti CNA aggiunge Mauro Sellari della Presidenza CNA Produzione Nazionale: “Lo sconto in fattura è uno scandalo e una mancanza di rispetto verso chi tutti i giorni con il proprio lavoro contribuisce anche al bene di questa nazione. In questo provvedimento di crescita ne vedo poca, però si mette ancora una volta in difficoltà il sistema delle piccole e micro imprese”.
Che la posta in gioco sia rilevante lo sottolinea Battaglia facendo riferimento al Rapporto Ecobonus 2018 rilasciato ieri da Enea (vedi news): “Nel 2018 sono stati effettuati 334 mila interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente che hanno usufruito dell’Ecobonus per circa 3.300 milioni di euro di investimenti attivati. Se la volontà del Governo è quella di regalare questo mercato, che oggi vede protagoniste le piccole imprese, a qualche multiutilities o ad ex monopolisti nostalgici del passato – ha sottolineato Battipaglia – noi non ci stiamo e non lasceremo nulla di intentato per far abolire una norma iniqua, che nei fatti mira a subordinare il tessuto della piccola impresa alle logiche ed agli interessi delle multiutilities nazionali e locali e che uccide la concorrenza”.
In questo frangente sono importanti anche le azioni rivolte verso i singoli parlamentari di maggioranza di opposizione. CNA Toscana è intervenuta presso i parlamentari della Regione per invitarli a “riflettere su questa norma e ad attivarsi, nel più breve tempo possibile, per abrogarla e/o modificarla radicalmente. Sempre a proposito di azioni verso la politica – anche in vista della Legge di Bilancio 2020 – centinaia sono oramai le adesioni alla lettera aperta ai Parlamentari “#NOarticolo10 del DL Crescita” redatta dalla redazione di guidafinestra. Oggi è il momento per richiedere al tuo Parlamentare di cancellare l’articolo 10. Ne va della tua impresa!
a cura di Ennio Braicovich
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