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In Lombardia dal 2016. Broglio, Confartigianato: “Venderemo solo serramenti in legno con estetica teutone”

A seguito del decreto di Regione Lombardia che introduce gli edifici a energia quasi zero dal prossimo anno e abbassa la trasmittanza termica delle finestre. L’esponente di Confartigianato conferma le paure degli operatori del settore legno

Che succederà nel 2016 ai serramenti in legno nelle città e nei paesi lombardi situati in zona climatica F? La domanda cominciano a porsela i serramentisti del legno e gli esperti di settore come l’ing. Giovanni Tisi che dal suo blog (vedi news) punta il dito contro i nuovi valori di trasmittanza termica che rischiano di mettere fuori legge in zona climatica F le finestre in legno ma anche le finestre in alluminio.

Come noto la Deliberazione della Giunta Regionale D.g.r. 17 luglio 2015 – n. X/3868 e il successivo decreto n. 6480 introducono valori molto più bassi di trasmittanza termica per le finestre rispetto ai precedenti: in zona E Uw=1,4 W/m2K e in zona F Uw=1,00 W/m2K.

Alle preoccupazioni risponde così Samuele Broglio, presidente di Confartigianato Legno, serramentista del settore legno e normatore:

“Serramenti in legno tout court al bando? No, non verranno messi al bando. Infatti utilizzando il “mitico” serramento normalizzato da 1,23 m x 1,48 m senza nemmeno il +/-25% permesso dall'Annex E della norma europea EN 14351-1, con valori di Uf 1,4, psi_g 0,04 e Ug 0,6 l'Uw=1,0 della zona climatica F lo si raggiunge…, a patto però di fare finestre monoanta!  E quella che ho appena citato è solo una combinazione tra quelle possibili. Se, per esempio, abbassi ancora l'Uf puoi alzare l'Ug o lo psi_g ecc…. Passare alla finestra a due ante invece è un'altra cosa.

Certamente il decreto di Regione Lombardia significa:

– uso di soli legni extrateneri (bye bye Rovere a meno che non sia solo una placca sopra un Abete)

– calcolo rigoroso e non semplificato (bye bye 10077-1 senza 10077-2)

– uso di distanzatori warm edge (bye bye distanziatori normali, avanti con il bordo caldo e come già detto calcolo di psi con la 10077-2)

– uso di vetri tripli, doppio low-e ed argon (bye bye vetri doppi)

–  uso di spessori non inferiori a 80mm (dopo il 58 bye bye a 68, 72 ecc….)

– sempre e solo ante uniche (bye bye multianta con prevedibili proteste delle commissioni edilizie comunali)

Non è che non si venderanno più serramenti in legno. E' solo che avranno obbligatoriamente un'estetica teutone e costeranno un buon 25/30% in più, come minimo. Così facendo la finestra in plastica “made in est” sarà ancora più avvantaggiata in quanto la differenza in termini assoluti aumenterà di molto (che devo dire? bye bye una buona fetta di IVA, IRPEF, IRAP in meno allo Stato Italiano ed alle Regioni? Poco ma sicuro, oltre ad una possibile discesa dell'occupazione nel settore serramenti)

Questo è quello che accade quando vuoi creare sviluppo tecnologico per legge e non aspetti i tempi fisiologici dell'ammodernamento. Tutto si può fare già oggi, anche finestre da Uw=0,70 o anche meno.  Basta aumentare lo spessore, usare vetri quadrupli, lavorare lamellari con interno in materiale isolante ecc…. Il brutto arriva quando calcoli quanto costano.

E’ pericoloso fare i fighi quando giochi con il sistema economico. Per inciso se noi “legnaioli” abbiamo questo problema, pensate ai colleghi del metallo…….”