Alle pendici del Monte Bianco ha preso il via il progetto di ricerca itinerante che per 12 mesi porterà il modulo abitativo itinerante ad Aosta, Milano, Rimini, Torino e Lugano. Funzionerà senza ricorrere a energia esterna
Alle pendici del Monte Bianco, a due passi dalla stazione di partenza dell’avveniristica Skyway e poco lontano dall’imbocco tunnel tra Italia e Francia, ha preso il via il progetto di ricerca di Biosphera 2.0 di cui abbiamo già riferito recentemente (vedi news). Ideato da Mirko Taglietti di AktivHaus e promosso dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e l’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste e Vallée d’Aoste Structure, il progetto è sostenuto da un ampio fronte di istituzioni e enti quali gli istituti ZEPHIR, Minergie e PEFC, la Regione Autonoma Valle d’Aosta Assessorato alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, il Comune di Courmayeur, Skyway Monte Bianco, IVAT Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition.
Ha per scopo monitorare per un anno intero in differenti condizioni climatiche, dati ambientali e energetici dell’edificio e parametri fisiologici degli abitanti e definire scientificamente il livello di benessere psicofisico degli utenti all’interno di un ambiente abitativo energeticamente efficiente. Tutttavia, l'obiettivo primo è promuovere presso un largo pubblico l'architettura ad elevata efficienza energetica.
Dopo Courmayeur il modulo che misura 25 metri quadrati, taglia a misura del bilico di trasporto, verrà portato a Aosta, Milano, Torino, Rimini e Lugano per completare la cmpagna di ricerca. Verrà abitato in totale da 24 persone. Primi a testarlo saranno gli studenti che l‘hanno progettato: Giulia Azaria, Valeria Bosetto, Jasser Salas Castro, Maria Niccoli, Simone Vacca d’Avino, componenti del team WoodLab del DAD-Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino guidato dal prof. Guido Callegari.
Realizzato in un tempo rapidissimo, soli tre mesi da novembre a febbraio, è il primo modulo al mondo costruito seguendo entrambi i protocolli di certificazione degli standard di edificio passivo più avanzati: Passivhaus e Minergie-P.
Un Comitato tecnico scientifico coordina l’iniziativa ed è composto dal prof. Guido Callegari, (Politecnico di Torino DAD, nella foto con gli allievi), il Dr. Giuseppe Barbiero, (Università della Valle d’Aosta), in foto, il Dr. Phys. Francesco Nesi, (Istituto ZEPHIR – Passivhaus Italia), l’ing. Milton Generelli, (Agenzia Minergie Svizzera italiana), l’ing. Antonio Di Blasi (Vallée d’Aoste Structure s.r.l.) e Mirko Taglietti, (Aktivhaus), foto.
Biosphera 2.0 e i suoi abitanti saranno sottoposti agli stress test più duri e in condizioni ambientali estreme come i -20° C in inverno a Courmayeur o i + 40° C in estate a Rimini. Lo scopo è anche quello di monitorare la qualità dell’aria interna al modulo in ambienti con possibile inquinamento atmosferico. Durante tutti i 12 mesi verranno raccolti i dati di oltre 20 parametri relativi all’involucro edilizio e alla fisiologia umana quali temperatura, umidità, qualità dell’aria, campi elettromagnetici, polveri sottili, frequenza cardiaca, temperatura della pelle, stato emotivo. I dati saranno resi sempre disponibili in diretta su web al sito del progetto.
Il modulo, costituito da una struttura in legno, ampiamente isolata termicamente, è alimentato unicamente da 8 pannelli fotovoltaici che sviluppano una potenza di picco di 2kW. L’energia elettrica prodotta durante il giorno è stoccata in batterie e quindi rilasciata all’occorrenza. Importante anche il contributo della parte impiantistica e dei componenti dell’involucro trasparente quali i serramenti in legno-alluminio e in pvc di Internorm e i frangisole a lamelle orientabili Hella che ha fornito pure i monoblocchi isolanti.
Il progetto vede la partecipazione anche di altre aziende nazionali e internazional quali Artuso legnami; Rockwool Porcelanosa; T&T Commerciale; Zehnder; Nilan; Lape; Bticino; Fermacell; Xella; Une; Thermoeasy; Be Eco; New Sermifer; Lal Lattoneria; La Termoidraulica F.lli Mezzi; Barichello Elettrotecnica; Adveco; Studio Marco De Pinto. (eb)
Per ulteriori approfondimenti:
Serramenti ad alta efficienza energetica per il modulo abitativo a energia zero Biosphera 2.0
Frangisole e monoblocchi isolanti valorizzano il progetto di ricerca Biosphera 2.0
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