Economia

Infissi. Gruppo De Carlo: dopo il riposizionamento, la ripartenza

Riposizionata l’azienda, cambiati radicalmente business model, rete vendita e rete distributiva, l’azienda pugliese riparte con tanti nuovi prodotti presentati in occasione di Made expo 2015. Pensando all’Italia ma sempre di più all’estero.

Riposizionato e riconfigurato, snellito e efficientato, il Gruppo De Carlo, tra i primi produttori di infissi della penisola, inizia l’anno a passo di carica proiettato con tante novità prodotto verso l’occasione importante di Made expo 2015. Linee portanti delle novità, presentate in anteprima alla riunione agenti di inizio anno, sono la trasparenza e l’efficienza energetica.

E’ il caso della linea MinimalWood di finestre e portefinestre in legno e legno/alluminio in grado di nascondere completamente o ridurre al minimo la visibilità del telaio in legno all’esterno esaltando al massimo la superficie vetrata strutturale e ottenendo una trasmittanza termica estremamente bassa: Uw=0,9 W/m2K. Per le grandi aperture è stata studiata la linea Legno WGlass (dove il W sta per Wide ovvero ampio), progetto speciale di scorrevole alzante che prevede il telaio della vetrata laterale integrato nella muratura per celebrare anche qui al massimo la trasparenza. WGlass è completato da soluzioni custom come le soluzioni ad angolo, con ante fisse e scorrevoli.
Sempre per le grandi aperture sono stati concepiti gli scorrevoli a libro ad apertura esterna dalle notevole flessibilità compositiva. Composti da 2 fino a 8 ante, possono includere ante da 1,2 m fino a 4 metri di altezza e sono dotati di accessori dalla vista minimale.

Quello dei grandi scorrevoli è un tema caro alla società come evidenzia il presidente Nicola De Carlo: “Sono prodotti ad alto valore aggiunto che possono cambiare il valore di un’abitazione. La trasparenza, il comfort e l’efficienza energetica sono valori importanti che offriamo di serie con i nostri prodotti. Ma c’è di più: sono prodotti che richiedono competenze maggiori perché pongono superiori problemi progettuali, prestazionali, funzionali e di sicurezza che noi siamo in grado di risolvere. Prodotti che funzionano veramente e che sono semplici da manutenere nel tempo grazie anche ai sistemi di ferramenta dei nostri partner Maico e AGB”.
Tra le altre novità di casa De Carlo, tra gli ampliamenti di gamma e le rivisitazioni non possiamo dimenticare le nuove linee Arte OG, Arte OV, Design TL, l’Exter Thermoplus, il nuovo Exter Verbund con tenda oscurante, i rinnovati Denergy Block e KlimaBlock e i nuovi sistemi di soglia per scorrevoli alzanti e WGlass, le soglie Transit ed Ekotransit estensibile anche alle finestre, e le nuove cerniere e serrature per le porte d’ingresso e i portoni HP.

La luce dopo il tunnel
Tanta effervescenza di questi tempi è spiegabile solo con un’azienda che vede la luce dopo anni di tunnel. Spiega Gennaro Durante, direttore marketing e commerciale: “Abbiamo lottato duramente negli ultimi tre anni. Ora grazie alla pazienza e alla dedizione di tutti, l’anno è partito molto bene. Il mese di gennaio ha superato del 20% il budget fissato per il 2015. E’ un segnale oggettivo e confortante che l’azienda sta riprendendo il suo percorso”.
Un percorso che è del tutto diverso da quello immaginabile solo qualche anno fa. L’azienda si è riposizionata sul mercato, si è riconfigurata internamente, ha cambiato radicalmente il business model, la rete vendita e la rete distributiva. Pensando all’Italia ma sempre di più all’estero.

Il flash back è inevitabile. Un solo dato: nel 2010 il Gruppo De Carlo arriva a fatturare con 300 dipendenti circa 35 milioni di euro. “Credo che, cooperative a parte, giungemmo a rappresentare la punta del mondo del serramento di legno. In quell’anno arrivammo – svela il vicepresidente Enzo De Carlo, fratello di Nicola – addirittura a incamerare ordini per 40 milioni di euro. Eravamo strapieni di lavoro. Nel giro di poco tempo da un livello quasi zero siamo arrivati a cifre altissime di insoluti.” Da far tremare i polsi a ogni imprenditore. La storia seguente è nota a tutti. Il mercato interno che si dirada giungendo fino a dimezzarsi, le imprese edili che scompaiono a fiotti inghiottite nella notte profonda, la rete distributiva proprietaria che non macina più, gli agenti storici che vedono il mondo dell’edilizia crollare, mattone dopo mattone.

Riposizionamento e riconfigurazione
Oggi l’azienda si è necessariamente snellita. I dipendenti da 300 sono passati a 250 di cui metà oggi in cassa integrazione. Il fatturato 2014 è stato di 18 milioni di euro. L’export che era saltuario oggi rappresenta il 20% del giro d’affari con tendenza alla crescita: Stati Uniti e Israele principalmente con qualche puntata spot in Iran e Turkmenistan. Negli Usa la De Carlo ha trovato un partner commerciale nella Reilly Windows & Doors, società attiva nella produzione di porte e finestre di alta gamma. Gli agenti sono passati da 40 a 30 di cui metà nuovi. L’azienda ha un solo show room proprietario, presso Mottola, ma ha circa 200 rivenditori di porte e finestre indipendenti di cui tre quarti nuovi.

E’ totalmente cambiato il modello di business per il mercato interno alla luce dello sconvolgimento del mercato edilizio dove la manutenzione ordinaria e straordinaria vale il 70% del mercato. Dal servire in prevalenza le imprese la De Carlo è passata al servire in prevalenza il privato tramite i rivenditori. Le imprese edili che valevano il 70% del fatturato ora contano per il 30%. La prevalenza delle rivendite, ora al 70% del giro d’affari, ha inciso sulla tipologia degli ordini che ora consistono di tanti piccoli lotti, magari di tipologie diverse di finestre, porte finestre, porte di ingresso e persiane.

Riflette Nicola De Carlo: “Oggi finalmente stiamo incassando quanto abbiamo investito in modo forte soprattutto nei processi aziendali. Gli investimenti nei prodotti li avevamo fatti in precedenza. Abbiamo investito e lavorato in modo particolare sulla parte informatica: sono stati 3 anni di durissimo lavoro. Oggi abbiamo una piattaforma web, il De Carlo Software 3.0, che permette di lavorare da tutto il mondo ottenendo preventivi fattibili nelle mille opzioni di offerta che abbiamo. E’ il più punto più forte che abbiamo. E’ un sistema che ci permette di scaricare i cavalli a terra. Senza sistema non si fa più nulla. Il software ci permette di aiutare concretamente la forza vendita che permette di gestire le commesse con facilità. Tante commesse piccole sono difficili da gestire se non si ha un sistema adeguato”. (eb)

(L’articolo completo appare su Nuova Finestra di marzo 2015)