Progetti

Interno e esterno connessi in un edificio anni ’60

La ristrutturazione di un attico a Faenza unisce interno e esterno grazie a ampie superfici vetrate, una terrazza panoramica e infissi Schüco ASE 67, creando un dialogo armonioso tra architettura e paesaggio.

Nel cuore del centro storico di Faenza, un anonimo edificio degli anni ’60 si trasforma in una dimora che celebra la connessione tra interno ed esterno. Il progetto di ristrutturazione curato dallo studio ABA – Alessandro Bucci Architetti ha valorizzato al massimo la posizione panoramica dell’attico, avvolto da una terrazza di oltre 200 metri quadri, che si affaccia sia sul centro storico sia sulle colline romagnole, fondendo i confini tra la città e il paesaggio.

L’intervento non ha modificato la volumetria o il perimetro dell’edificio, ma ha ridotto significativamente le murature a favore di ampie superfici vetrate. Questo ha permesso di creare un dialogo continuo tra gli spazi interni ed esterni, annullando le barriere visive e strutturali. I serramenti a sezione ridotta, privi di profili metallici visibili, consentono un’ininterrotta trasparenza, trasformando la luce naturale nella protagonista indiscussa della scena domestica, fino a catturare le sfumature del tramonto.

Gli spazi interni, completamente riorganizzati, offrono una fluidità spaziale che apre a prospettive uniche: la zona giorno e la camera matrimoniale, situate su lati opposti, sono unite dalla grande terrazza. Gli arredi minimalisti, dalle forme lineari, sembrano sospesi su un pavimento in teak naturale, creando un contrasto cromatico con il bianco predominante di pareti e soffitti. Nei bagni, il marmo travertino nel bagno padronale e la pietra grigia venata per quelli degli ospiti aggiungono un tocco di eleganza materica.

La terrazza a L, progettata come estensione naturale degli spazi interni, ospita una zona barbecue, un solarium e una zona pranzo, mentre la pensilina a sbalzo filtra la luce del sole proveniente da sud-ovest. Il pavimento flottante in doghe di legno e i parapetti in vetro accentuano la sensazione di sospensione tra terra e cielo, offrendo una vista senza interruzioni sulla città e sulle colline circostanti.

Serramenti come cornici sul paesaggio

La scelta di aprire l’attico verso il panorama ha comportato l’inserimento di sei grandi infissi scorrevoli Schüco ASE 67, di diverse dimensioni (tra cui due da 1800×2900 mm e uno da 5500×2900 mm), che connettono visivamente interno ed esterno. Questi sistemi in alluminio, dotati di vetrocamera a bassa emissività e gas argon al 90%, garantiscono isolamento termico, massima trasparenza e una soglia a filo pavimento per una continuità visiva senza interruzioni. Le ante di grandi dimensioni, con profili ridotti a scomparsa e chiusura integrata, si fondono con l’architettura circostante, annullando la percezione del confine tra casa e paesaggio.

Le superfici vetrate sono protette da tende a rullo motorizzate Ress Flex 01, realizzate in tessuto Screen 5500, che offrono un’efficace schermatura dall’irraggiamento diretto senza compromettere la visibilità. Questi elementi minimali e funzionali aggiungono un ulteriore strato di comfort e adattabilità all’intero progetto, rendendo l’attico un esempio perfetto di dialogo armonioso tra architettura, luce e paesaggio.

Più trasparenza possibile

La distribuzione interna è stata studiata per consentire un ampio contatto con l’esterno, limitando il più possibile le partizioni opache. La vetrata interna, con porte integrate, crea una quinta uniforme nella parete di ingresso dell’abitazione e nasconde gli accessi allo studio e al bagno degli ospiti. È stata realizzata con lastre in vetro temprato retro laccato satinato con profili in alluminio incassati nel pavimento e nel controsoffitto, per rendere la parte visibile a tutto vetro. Le porte hanno cerniere a bilico e sono prive di maniglie per privilegiare il design minimale dell’intera parete in vetro. Le sole cinque porte presenti sono quelle della zona notte e di servizio nella versione filomuro con tinteggiatura in opera e finitura murale bianca per inglobarle nella muratura e complete di maniglie Amsterdam di Hoppe.

Identikit

Realizzazione: Attico Faenza

Location: Faenza

Progetto architettonico: ABA – Alessandro Bucci Architetti

Progetto strutturale: Marco Peroni Ingegneria

Progetto impiantistico: Studio Energia

Serramenti: ASE 67, Schüco

Serramentista: Nuova F.lli Zamagna

Lavorazioni in acciaio e ferro: Officina Magnani

Vetrate interne: Vetreria Dofla

Parapetti in vetro: Faraone

Porte interne, porta blindata: Dierre

Maniglie: Amsterdam, Hoppe

Tende: Reestende

Fornitore tende: Mengozzi e Mazzoni

Lo studio 

Alessandro Bucci Architetti da circa 30 anni si occupa di recupero di ex aree industriali, trasformazioni di parti di città e di manufatti rurali, di nuove urbanizzazioni, masterplan e metaprogetti, di progetti d’arredo interno, di sviluppo di nuovi prototipi di unità abitative e di nuove residenze mono e bifamiliari. I temi paesaggistici e di sostenibilità sono costantemente approfonditi nella ricerca di un rapporto costante fra contesto e costruito. Fra i principali interventi portanti a termine: il recupero urbano dell’“Ex distilleria Neri” a Faenza e dell’area “Ex Fiera di Rimini”; i centri nuoto comunali di Faenza, Lugo e Russi; la sala mostre per la Cooperativa Ceramica d’Imola; la progettazione del piano di recupero dell’ex-area Fiat a Novoli (FI) e diverse abitazioni private.

Il partner 

I fratelli Zamagna fondano l’omonima ditta nel 1963, e dopo qualche anno entrano in partnership con Schüco Italia. Alla fine degli anni ’90 i figli Davide ed Imerio creano la Nuova F.lli Zamagna dedicandosi allo sviluppo tecnologico più innovativo per rimanere al passo con le nuove esigenze. Nel 2005 viene costruita una nuova sede di 2500 m2 con uno stabilimento di produzione con due linee di taglio automatica, due centri di lavoro in grado di realizzare infissi e facciate continue di qualsiasi dimensioni, otto banchi di montaggio con operai specializzati e sei squadre di posa in opera esterna per la gestione contemporanea di più cantieri sul territorio italiano. L’evoluzione della azienda è stata tale da entrare negli ultimi anni in collaborazione con Focchi e Ponzi, presenti nel mercato europeo con prodotti speciali ad alto livello tecnologico. Congiuntamente sono stati commercializzati sistemi in pvc, sistemi oscuranti, pensiline e strutture in carpenteria leggera e/o pesante, pareti ventilante, oltre e a qualsiasi tipo di vetro. Nel 2015 è stata aperta la nuova realtà produttiva Drimas, specializzata nella realizzazione di prodotti speciali Schüco con test anti-uragano rivolti al mercato americano/caraibico e nella gestione di grandi commesse per il mercato estero ed italiano.

a cura di Margherita Toffolon

Documenti Allegati

Dettaglio Schüco

Dettaglio vetrata interna

Planimetria