Secondo i dati Enea attualmente sono 107 mila gli interventi asseverati da Superbonus e gli investimenti oltre superano i 18 miliardi
Continua la crescita degli interventi da Superbonus ma con ritmo leggermente inferiore rispetto ai mesi precedenti. Probabilmente sulla crescita ha inciso il periodo delle feste di fine e inizio anno
I numeri degli interventi Superbonus
A fine gennaio il numero degli interventi asseverati, secondo i dati Enea comunicati ieri, erano 107 585. Il che significa un aumento del 12,5% rispetto a quelli di fine dicembre (vedi qui). Comprensibilmente crescono gli investimenti che raggiungono i 18,33 miliardi di euro. Il che significa 20,1 miliardi di detrazioni per lo Stato.
Per quanto riguarda la tipologia degli interventi asseverati e il relativo peso degli investimenti, essi rimangono sostanzialmente invariati rispetto ai mesi precedenti. Per numero di interventi prevalgono gli edifici unifamiliari (ossia le villette) risultati pari a 56342. Seguono le unità immobiliari funzionalmente indipendenti che sono 34895 e i condomini (16348).
Per gli investimenti primeggiano con 8,812 miliardi i condomini, seguiti dalle villette con 6,161 miliardi e dalle u.i. funzionalmente indipendenti con 3,3 miliardi.
Interventi regione per regione
Dopo i dati nazionali il documento di Enea riporta i dati regionali e una tabella riepilogativa finale che riporta i dati cumulativi:
– il numero delle asseverazioni caricate sul sito dedicato;
– il valore assoluto degli investimenti ammessi alla detrazione;
– i valori assoluti e percentuali dei lavori già completati.
Vengono inoltre specificati i dati per i lavori relativi a condomini, edifici unifamiliari, e unità immobiliari indipendenti.
Gli effetti dell’articolo 28 Antifrodi
Vedremo nei prossimi mesi gli effetti sugli interventi Superbonus della stretta sulle cessioni del credito introdotta dall’articolo 28 del DL Sostegni ter. Una stretta introdotta per bloccare il fenomeno delle frodi che pare abbia raggiunto cifre miliardarie, come hanno ampiamente riportato giornali e tv. L’articolo 28 ha già portato alcuni operatori del settore banche e istituzioni finanziarie a ritirarsi dal mercato delle cessioni del credito. Il caso più clamoroso è quello della Cassa Depositi e Prestiti che ha comunicato che chiude la linea di servizio denominata Bonus Edilizi. Poste Italiane potrebbe seguire questa strada, già intrapresa anche da piccole banche territoriali. Secondo l’articolo 28 fino al 7 febbraio è possibile completare le cessioni dei crediti in corso che potranno essere cedute una sola volta. Dal 7 sarà possibile solo effettuare una sola cessione per credito.
a cura di Ennio Braicovich
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