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Highlights attualità. Investimenti Superbonus in calo

Drastico calo per gli investimenti in Superbonus secondo l’ultimo Report Enea. Cantieri in stallo a causa dei provvedimenti di blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura

Cantieri in stallo e investimenti Superbonus in discesa; cambiano criteri, modalità per contribuenti a basso reddito e in arrivo nuove sanzioni; secondo l’Ufficio studi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese manca all’appello il 45,1% della manodopera artigiana necessaria. Ecco cosa vi siete persi in questa prima settimana di settembre …

 

Superbonus: da aprile dati in forte calo

Il Report Enea sul Superbonus con i dati aggiornati al 31 luglio 2024 evidenzia il crollo degli investimenti che diminuiscono di oltre mezzo miliardo di euro.

Dall’ultimo report sul Superbonus pubblicato da Enea i dati aggiornati al 31 luglio 2024 confermano la tendenza negativa a partire da aprile in cui gli investimenti ammessi a detrazione sono stati 344.875.443,94 euro, per scendere a 121.319.221,29 euro a maggio, a 64.439.437,20 euro a giugno, crollando a 531.141.909,48 euro nel mese di luglio.

A livello nazionale risultano 496mila gli edifici efficientati, per un totale di 117 miliardi di investimenti ammessi a detrazione. Di questi 117 miliardi, 78 hanno finanziato il miglioramento di condomini, 27,9 sono stati destinati alle villette unifamiliari, 11 alle unità immobiliari indipendenti. Le villette sono le più numerose e costituiscono la metà del patrimonio immobiliare che ha goduto del Superbonus: 245mila unità, il 49,4% del totale, seguite dai condomini, 133mila, pari al 27%.

I lavori ammessi a detrazioni e conclusi ammontano a circa 112 miliardi, mancano quindi circa 5 miliardi di interventi. A incidere maggiormente su questo stallo dei cantieri sono stati i provvedimenti di blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura.

 

Normativa: criteri di erogazione contributi e nuove sanzioni

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato (sul sito del dipartimento delle Finanze) il Decreto 6 agosto 2024 che definisce i criteri e le modalità di attribuzione del contributo a favore di contribuenti a basso reddito per le spese sostenute nel 2024 per gli interventi di efficienza energetica, Sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici agevolati tramite Superbonus, nella misura del 70%.

Dal 1° settembre 2024 sono inoltre cambiate le sanzioni di riferimento per tutte le tipologie di crediti di imposta, nelle quali rientrano anche quelli derivanti da interventi Superbonus o da altri bonus edilizi. Sono infatti ufficialmente operative le disposizioni del D.Lgs 87/2024 che introduce le definizioni di crediti inesistenti e crediti non spettanti e rivede il sistema sanzionatorio tributario, ai sensi dell’articolo 20 della Legge 111 del 9 agosto 2023 sulla riforma fiscale.

 

Mancano artigiani

Nel 2008 in Italia le imprese artigiane hanno toccato il picco massimo da inizio secolo, 1.486.559 unità, poi sono scese costantemente fino ad arrivare a 1.258.079 nel 2023, registrando una perdita di 10mila artigiani rispetto al 2012 (-73mila solo nell’ultimo anno).

Questi i dati della ricerca dell’Ufficio studi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Cgia di Mestre e riportati dal Corriere della Sera, che testimoniano la difficoltà crescente, nota da anni, a reperire artigiani in Italia.

Anche pochi mesi fa Confartigianato aveva dichiarato che nel 2023 mancava all’appello il 45,1% della manodopera necessaria.

Cgia, elaborando i dati dell’Inps e di Infocamere e Movimprese, evidenzia un crollo di quasi 410mila unità tra il 2012, quando erano poco meno di 1.867.000, e il 2023 (-73mila solo nell’ultimo anno) sfiorando quota 1.457.000.

Nel dettaglio emerge che nel periodo 2012-2023 tra le province italiane ad aver subito una variazione negativa più elevata sono Vercelli (-32,7%), Rovigo (-31%), Lucca (-30,8%) e Teramo (-30,6%). Tra le regioni invece l’Abruzzo (-29,2%), le Marche (-26,3%) e il Piemonte (-25,8%).

In termini assoluti a perdere più artigiani sono state Torino (-21.873 unità), Milano (-21.383), Roma (-14.140) e Brescia (-10.545); mentre tra le Regioni sono state la Lombardia (-60.412), l’Emila Romagna (-46.696) e il Piemonte (-46.139).

Il rischio è che tra una decina d’anni possa risultare molto complicato trovare un idraulico, un fabbro, un elettricista o un serramentista.

Tra le cause di queste perdite risultano principalmente la mancanza di appeal tra i giovani verso alcuni mestieri manuali, la carenza di programmazione formativa e una scarsa qualità dell’orientamento scolastico.