
L’associazione Unicmi ha presentato il Rapporto sul mercato dell’involucro edilizio. Lo studio, condotto dal professor Carmine Garzia, ha mostrato i dati consuntivi relativi al mercato italiano dei serramenti e delle facciate continue nel 2024, le previsioni per il 2025 e i trend per il 2026.
Il comparto dell’involucro edilizio continua a crescere nel segmento non residenziale. Il mercato residenziale, con il progressivo depotenziamento dei bonus edilizi, va verso un ridimensionamento dei volumi e dei prezzi. Le previsioni per il 2025 sono moderatamente positive per i serramenti e le facciate nelle costruzioni non residenziali.
Secondo i più recenti dati Istat (modificati rispetto alle stime del 2023) il 2024 ha fatto registrare una crescita del settore delle costruzioni dell’1,1%.
Questo, secondo il rapporto Unicmi, nasconde due opposte tendenze: una correzione del residenziale, che ha subito una contrazione del 4% e una forte spinta del non residenziale, che è cresciuto di quasi il 9%, grazie all’andamento delle infrastrutture e del terziario avanzato. Le previsioni per il 2025 confermano la correzione del mercato del residenziale recupero, che sarà mitigata dal buon andamento delle nuove costruzioni abitative. Continuerà il trend positivo del settore non residenziale, che si protrarrà anche nel corso del 2026.
Il mercato dei serramenti e delle facciate
Nel 2024 il mercato dei serramenti e delle facciate continue ha subito una contrazione dell’1,9% rispetto all’anno precedente e si attesta a 9 miliardi di euro. Il mercato residenziale vale oltre 6 miliardi di euro di cui 5,2 nel rinnovo e poco meno di 800 milioni nel nuovo. Il mercato residenziale ha perso il 4,2% nel 2024, in particolare il recupero ha registrato una contrazione del 5,4% che è stata parzialmente bilanciata da una crescita del 3,9% nel nuovo. Il valore del mercato dell’involucro (finestre e facciate) nel segmento non residenziale è pari a 3 miliardi di euro di cui 1,3 nel nuovo e 1,7 nel recupero. Nel non residenziale la crescita è stata del 5,3%, con il nuovo che ha registrato +8% e il rinnovo +3,5%
In riferimento al comparto residenziale si registrerà una contrazione della domanda di serramenti del 4,6% nel 2025 e del 4,9% nel 2026. In particolare, il mercato dei serramenti nel segmento del rinnovo residenziale perderà oltre il 6% all’anno nel 2025 e nel 2026.
Il mercato dei serramenti e delle facciate nel non residenziale crescerà di oltre il 4% all’anno nel 2025 e nel 2026. In particolare, il mercato italiano delle facciate continue, che sono parte del segmento non residenziale, è cresciuto del 5,5% nel 2024 raggiungendo un valore di 880 milioni di euro. Il mercato delle facciate crescerà del 4,8 % nel 2025 e del 4,4% nel 2026.
Il ruolo degli incentivi fiscali
Unicmi stima che gli incentivi fiscali per la sostituzione degli infissi abbiano generato nel 2024 una domanda di serramenti di oltre 2,8 miliardi di euro: secondo i dati Enea circa 2,16 miliardi di euro provengono dall’Ecobonus a cui vanno sommati, secondo le stime, circa 639 milioni di euro provenienti dal bonus casa. L’Ecobonus, sempre secondo i dati Enea, supporta soprattutto la domanda di serramenti in pvc, infatti dei 2,16 miliardi di euro investiti, 1,4, pari al 65% del totale, sono andati al comparto pvc.
Come prepararsi al futuro?
Il responsabile dell’Ufficio Studi Unicmi Carmine Garzia ha dichiarato: “Il 2024 è andato meglio di come si poteva prevedere. Il residenziale ha tenuto, nonostante il progressivo depotenziamento degli incentivi, la spinta forte è arrivata dal mercato delle costruzioni non residenziali che continuerà ad alimentare la domanda, con evidenti benefici per i serramenti metallici, che hanno un’eccellente penetrazione in questo segmento. Le aziende attive nel residenziale non devono cadere nella tentazione della guerra dei prezzi per mantenere i volumi. Occorre continuare a migliorare le performance del prodotto e la qualità del servizio di posa per preservare prezzi e margini”
Secondo il direttore Pietro Gimelli: “Da questi numeri leggiamo un mercato che non cresce ma tiene, nonostante la riduzione degli incentivi. Significa che le aziende di serramenti sono già in grado di affrontare il mercato reale e non solo quello alimentato dai bonus. La sfida dei prossimi anni sarà la differenziazione attraverso la qualità dei prodotti e la loro sostenibilità, il livello della posa e l’affidabilità del servizio”.
Mauro Durazzi, Presidente Unicmi, ha chiuso la presentazione ricordando come “una parte rilevante della domanda di serramenti e facciate sarà generata da commesse pubbliche, per cui sarà importante avere regole trasparenti che permettano di istallare prodotti di qualità, che tutelino il consumatore”.
Guarda il servizio dedicato nella puntata del TG del Serramento
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