Assemblea Generale 2015 di Unicmi a MIlano stamane all’Auditorium delle Edizioni San Paolo. Il tema è quello delle sfide possibili.
Il mondo dell’involucro metallico si è ritrovato stamane a Milano, presso l’Auditorio delle Edizioni San Paolo per l’Assemblea Generale 2015 dell’Associazione di riferimento Unicmi. Assente per motivi di salute il presidente Riccardo Casini non ha fatto mancare il suo apporto al dibattito impostato sul tema delle sfide possibili. In una lettera di grande impatto emotivo, letta da Donatella Chiarotto, Casini ha voluto confermare il grande affetto per l’associazione ora che sta conducendo una sfida personale riguardo alle condizioni di salute. “Una sfida comunque possibile – così ha voluto tranquillare i presenti – come quella che da poi il tema all’Assemblea. La sfida è migliorare le performances, credere nel mestiere che facciamo, smettendola di limitarsi a constatare che è il mondo che è cambiato. Certo, abbiamo perso scialuppe ed equipaggi perché travolti dal lungo periodo di crisi dell’edilizia e siamo di fronte a sfide possibili che determineranno i prossimi anni. La sfida per il rinnovo delle città, la nuova legge sugli appalti pubblici, la necessità di sinergie e di fare sistema con i costruttori edili. Occorre – ha proseguito Casini – trasformare le buone intenzioni in pratica condivisa”. Un saluto e uno spunto sottolineati da un grande applauso dell'Assemblea.
Moderando l’Assemblea il direttore generale Pietro Gimelli ha ricordato come il biennio 2016-2017 sarà un periodo di sfida per l’associazione e ha ricordato l’impegno con la Regione Lombardia per far slittare i tempi della nuova legge regionale per l’edilizia e la preparazione delle linee guida sulla contrattualistica.
Quindi spazio ai relatori: il primo dei quali è stato l’architetto Agostino Ghirardelli, direttore tecnico dello studio Daniel Libeskind che ha esordito “Quando si progetta e si costruisce un grattacielo non ci si pone la domanda se qualcosa va male, perché va sempre male qualcosa. L’importante è controllare e gestire il rischio”. Libeskind è uno studio di progettazione che non ha certo bisogno di biglietto da visita: due uffici uno a New York e uno a Milano (realizzato per gestore meglio City Life). Lo studio opera in tutto in mondo.
“Parlare troppo di Made in Italy può fare male – ha sottolineato – meglio non parlarne troppo. Occorre associarlo alla capacità di osare o quello che è oggi il suo vantaggio andrà in breve perduto”. Ha fatto l’esempio della Cina dove ha ricordato c’è un alto gusto per il design “ per poter lavorare in quel Paese occorre sapere cosa si fa in Cina e farlo meglio. Questo è il vero Made in Italy”. Ha poi illustrato alcune recenti progettazioni in Italia: la terza torre di City Life di cui è stata da poco posata la prima pietra, le strutture per Expo e le tre torri di Roma EUR.
In video il Ministro Riccardo Nencini ha ricordato che il senato tra poco varerà la nuova legge sugli appalti e delineato le sue caratteristiche: la possibilità per i subappaltatori di rivolgersi direttamente alle stazioni appaltanti, la qualificazione delle imprese e i tempi di pagamento. Prevista anche la riduzione a 1200-1500 del numero delle stazioni appaltanti un numero oggi particolarmente elevato.
Pietro Baratono, Provveditore interregionale alle Opere pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna, ha esordito, ricordando che “chi non innova, chi non fa formazione non ha speranza per il futuro”. E’ in corso un cambiamento epocale nei prossimi anni che riguarda il mondo delle costruzioni: l’ingresso della Information Technology, del digitale, del BIM (a cui aggiungere un’altra M quella del management). Il BIM – ha sottolineato – è obbligatorio negli Usa, in Paesi Europei come il Regno Unito e si sta rapidamente sviluppando in Francia e Germania. In italia solo alcune stazioni appaltanti lo considerano come fattore premiante in sede di gara”.
L’ing. Fulvio Soccodato di Anas ha presentato e dettagliato il piano di interventi che l’azienda prevede da qui al 2019.
In un video Claudio De Albertis di Ance ha ricordato che “dopo anni disastrosi, c’è qualche segnale positivo. Il 2016 in questo senso sarà determinante per la svolta”. La Legge di stabilità dà un ruolo all’edilizia ma devono crescere occupazione e PIL. Ognuno deve fare la sua parte e i sistemi di rappresentanza, le associazioni devono lavorare tutte insieme in un percorso virtuoso”.
Donatella Chiarotto ha commentato sottolineando “Alla fine del tunnel c’è uno spiraglio che dobbiamo cogliere. In questi anni è mancato il coraggio di gettare oltre l’ostacolo. Non vediamo l’ora di sederci insieme e affrontare le cose in modo costruttivo. Unicmi è pronta”.
Infine i temi tecnici: Marco Perazzi ha presentato tutto il lavoro dell’Ufficio Tecnico Unicmi: le linee guida UX 80, UX 90 e UX 96 e le guide tecniche UX 23, UX 27 e UX 94 dedicate alla contrattualistica e ai capitolati tecnici.
All’ing. Paolo Rigone, Direttore Tecnico Unicmi, il compito di affrontare il tema più scottante: quello del valore H’t relativo all’involucro edilizio introdotto con le nuove legge sull’efficienza energetica. “Un valore troppo basso non giustificabile che se introdotto specie per la ristrutturazione fa diventare impossibile la sua realizzazione”. Quindi Unicmi propone una mozione, approvata dall’Assemblea, con cui si esprime al Presidente del Consiglio e al Ministro la massima preoccupazione per questo decreto e l’introduzione dello standard H’t e la ridefinizione di questo valore”.
Nel pomeriggio l'Assemblea è proseguita in forma privata.
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