Isolamento termico a cappotto, i dati del mercato

Il sistema di isolamento termico a cappotto è centrale nelle strategie di riqualificazione energetica, e risulta particolarmente apprezzato per la sua efficacia nel ridurre i consumi energetici degli edifici e nel migliorare il comfort abitativo.

La ricerca del Centro Studi Cortexa ha messo in luce dati significativi: il settore residenziale in Europa è responsabile di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra, il che contribuisce a problemi come la povertà energetica e la dipendenza da fonti non rinnovabili. In Italia, il PNIEC ha stimato che nel 2022 il 9,9% delle famiglie non è riuscito a riscaldare adeguatamente la propria abitazione. L’isolamento termico a cappotto si è dimostrato una delle soluzioni più convenienti, secondo ENEA, con un costo per kWh di energia risparmiata inferiore rispetto ad altre tipologie di intervento incentivato. Questo sistema consente, infatti, un risparmio energetico significativo attraverso l’isolamento delle pareti esterne degli edifici​.

I dati di Cortexa e dell’associazione EAE evidenziano che nel 2023 in Italia sono stati isolati circa 50 milioni di metri quadri di facciate, equivalenti a 83.300 condomini di quattro piani. Questi risultati hanno portato l’Italia in cima alla classifica europea per l’adozione del Sistema a Cappotto, seguita da Germania, Francia e Polonia. L’adozione massiva di questo sistema riflette la crescente consapevolezza dei vantaggi sia economici che ambientali, poiché migliora l’efficienza energetica senza necessità di investimenti in fonti di energia alternativa​.

L’incontro ha inoltre sottolineato la necessità di misure concrete per agevolare la transizione energetica, come incentivi fiscali e una maggiore informazione dei cittadini riguardo alle normative europee, inclusa la Direttiva Case Green, per un’edilizia più sostenibile.