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Tutta l’ Italia è zona protetta contro il coronavirus

Lo ha decretato il Governo. Il provvedimento, vedi allegato, è in vigore da oggi. Le disposizioni sono efficaci fino al 3 aprile 2020. Attesa per le misure economiche di contrasto.

Tutta l’Italia è stata dichiarata zona protetta per arginare la diffusione del contagio del coronavirus. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale (vedi allegato).

Il provvedimento estende le misure di cui all’art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 a tutto il territorio nazionale. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. In ultimo, è modificata la lettera d dell’art.1 del Dpcm 8 marzo 2020 relativa agli eventi e manifestazioni sportive. Le disposizioni sono entrate immediatamente in vigore e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

Distanziamento sociale, taglio dei viaggi non necessari e di ogni occasione di contatto sociale, severe misure igienico-sanitarie e grande senso di responsabilità sono le armi che possiamo adottare personalmente e collettivamente per contenere la diffusione del contagio del coronavirus.

Quello che tutti si attendono ora sono efficaci misure economiche di contrasto contro gli effetti devastanti dell’infezione da parte del Governo, dell’Unione europea e della BCE.

Vale la pena di rammentare che, come scrive Ansa, “le misure di contenimento contro il coronavirus potrebbero durare a lungo perché il picco dei contagi non è dietro l’angolo: secondo una prima previsione teorica potrebbe arrivare a metà aprile in Lombardia, con ondate successive nelle altre regioni. Lo indica il modello sviluppato per la pandemia influenzale del 2009 e applicato alla Covid-19 da Stefania Salmaso, l’epidemiologa che allora era a capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto superiore di sanità”.

In tema di attenzione alla salute e all’igiene la popolazione italiana ha dato prove mirabili qualche anno fa mettendo al bando in pochi giorni il fumo dai locali publici, dal Brennero a Pantelleria. E’ stata una prova straordinaria di rigore volontario che ha lasciato stupiti tutti gli osservatori stranieri, specie francesi e tedeschi. E’ da ricordare che proprio in Germania e in Francia ci sono voluti parecchi anni per fae lo stesso. Ora ci tocca il coronavirus. Anche qui dobbiamo dare prova di rigore volontario. E’ una prova tremenda ma ne usciremo a testa alta.

a cura di Ennio Braicovich

Documenti Allegati

dpcm20200309-200309223929.pdf