Normativa

La UNI 7697 va in revisione. Un anno di adeguamento per i contratti

La norma appena pubblicata torna in revisione. Alla fine vince il compromesso in sede GL Vetro Piano di UNI

Un periodo di transizione di un anno per i contratti in essere al 22 maggio. Una importante precisazione sui vetri temprati HST in lastra esterna. E parecchie precisazioni in più all’interno delle tabelle 1 e 2 che costituiscono il cuore degli impieghi dei vetri in edilizia.

Questo hanno ottenuto gli esponenti del mondo del serramento dopo una battaglia durata parecchie ore. Senza pausa di mezzogiorno, e in un clima accesissimo con battute al vetriolo e talvolta di pessimo gusto che vi risparmiamo. Il tutto all’interno del GL Vetro Piano che ha elaborato la revisione della tanto discussa norma UNI 7697:2014 sui criteri di sicurezza nelle applicazione vetrarie pubblicata solo qualche settimana fa, il 22 maggio e che aveva suscitato un’ondata di sbigottimento, smarrimento e proteste all’interno del mondo del serramento (clicca qui).

E ora, ottenuto l’accordo di principio sul testo revisionato della UNI 7697, occorrerà attendere i tempi delle procedure di UNI che non sono mai brevi. Almeno 4-5 mesi prima della pubblicazione della nuova revisione, ventilano gli esperti.

Dal punto di vista tecnico si è chiarito che l’impiego dei vetri temprati HST è obbligatorio per applicazioni al di sopra dei quattro metri come le facciate che presentano vetri non intelaiati (facciate puntuali, facciate strutturali…). Non è obbligatorio per le applicazioni come le finestre in cui il vetro è intelaiato laddove si è ritenuto inesistente il rischio di caduta di pezzi di vetro nel vuoto.

Inoltre le caselline delle Tabelle 1 e 2 riportanti le prestazioni minime di sicurezza dei vetri da utilizzare in funzione degli impieghi sono state riempite laddove erano vuote. Il che si sarebbe prestato a interpretazioni. Spiega Mario Boschi, il coordinatore del Gruppo di Lavoro Vetro Piano: “Le norme, lo ricordo spesso, non si interpretano ma si applicano. E perché vengano applicate devono essere chiare. Ora le tabelle 1 e 2 sono nettamente più chiare”.

Il terzo problema sciolto, il più grave, è quello dei contratti in essere al 22 maggio, data di pubblicazione della norma che, ricordiamo, è di obbligatorietà indiretta in quanto richiamata (non esplicitamente) dal Codice del Consumo. La soluzione adottata è stata quella di introdurre un periodo di un anno di adeguamento alla norma UNI 7697: 2014 a partire dal 22 maggio. Ovvero si dà un anno di tempo alla filiera dell’edilizia per adeguarsi alle nuove disposizioni della norma.

“In realtà – segnala il coordinatore del GL Vetro Piano– il periodo sarà inferiore a un anno perché occorrerà attendere la pubblicazione della norma così rivista che avverrà solo fra qualche mese”. Infatti tra tempi tecnici di UNI, la stesura del testo della revisione, la sua messa in pubblica inchiesta e l’approvazione del testo definitiva passerà qualche mese. Anche se, ci ha assicurato il funzionario che sta seguendo la norma, “ce la metteremo tutta per farla uscire rapidamente”.

Tuttavia le cose non sono tanto semplici. La mancanza di un transitorio tra una norma e la sua revisione è un limite del regolamento di UNI cui è stato posto rimedio ideando un periodo di adeguamento di 1 anno. “Tuttavia questo escamotage – avverte Boschi – è un vero palliativo a mio avviso perché in caso di incidente la magistratura tende a riconoscere il periodo intermedio a fini civili ma non a fini penali”.
Siamo tutti avvertiti.
(eb)