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Laboratori: al Catas proseguono le attività di prova

Uno dei laboratori del Catas è stato colpito a dicembre da un grave incendio che ha coinvolto anche le attrezzature che vi erano installate. Ora riprendono le attività

Ad essere stato coinvolto in un incendio è stato uno (a S. Giovanni al Natisone, Udine) dei sei laboratori che costituiscono il Catas e solo in questo l’attività è stata parzialmente sospesa. Gli altri reparti – chimico, superfici, fuoco, meccanico e mobili-Brianza – sono invece regolarmente attivi e funzionanti.

Il consiglio di amministrazione dell’istituto si è riunito in una sessione straordinaria già il giorno successivo all’evento, dando il via – insieme alla direzione – a un rigoroso piano di attività suddiviso in tre livelli temporali.
Per garantire la continuità immediata del servizio delle prove sui mobili, il Catas sfrutterà maggiormente le potenzialità della propria sede gemella di Lissone, affiancando a quelli presenti anche alcuni tecnici provenienti dalla sede di San Giovanni al Natisone. In quest’ultima sede continuerà comunque a operare un’unità con attrezzature che si sono salvate dall’incendio e che sono già state immediatamente potenziate con strumentazione di facile reperimento. E’ stato anche deciso di dare la più ampia informazione a tutti i clienti sul fatto che il Catas continui a operare regolarmente per la maggior parte delle proprie attività.

Entro pochi giorni verrà sottoscritto un contratto d’affitto per un capannone adiacente agli attuali laboratori con una superficie totale da 1.500 metri quadrati e già dotato di tutti gli impianti necessari.

Nel frattempo sono stati ordinati alcuni nuovi robot antropomorfi con consegna immediata nei primi di giorni di gennaio del prossimo anno. Inoltre è già stato reperito tutto il materiale per costruire alcune attrezzature speciali di ideazione e progettazione Catas. Alcune ditte artigiane locali si sono consorziate per l’occasione, al fine di produrre il più celermente possibile questi macchinari indispensabili al lavoro del laboratorio mobili.

Inoltre, diverse aziende alle quali il Catas aveva recentemente fornito attrezzature di prova, si sono rese spontaneamente disponibili a riportarle temporaneamente all’istituto per supportarne la ripresa.

E’ stata immediatamente pianificata la progettazione di un nuovo laboratorio che verrà costruito in sostituzione di quello appena distrutto per il quale, tra l’altro, era già stato previsto un sensibile ampliamento.

La nuova costruzione, che si prevede possa essere inaugurata nei primi mesi del 2018 avrà una superficie coperta di circa 3.000 metri quadri a fronte dei 2.000 dell’edificio precedente.

A prescindere dalle coperture assicurative, il Catas è comunque in grado di sostenere da solo tutte le spese per quest’importante opera grazie alla solidità finanziaria e alle risorse interne proprie dell’istituto.

In apertura una foto scattata dopo l'incendio da un quotidiano online locale (udine20.it).