Lo stabilisce la Legge di Bilancio 2018 estendendo così la platea dei beneficiari. Anche se il meccanismo resta complesso. Banche e intermediari finanziari pronti a saltare sul treno
La cessione del credito dell’ecobonus viene estesa dai lavori in condominio a quelli nelle singole unità immobiliari. Lo stabilisce la Legge di Bilancio 2018 che così estende la platea dei beneficiari del provvedimento che mira a venire incontro a diverse esigenze: chi non ha disponibilità economica, chi magari è avanti negli anni e vuole lasciare un (positivo) ricordo fiscale a figli e nipoti, chi semplicemente non vuole impegnarsi economicamente…
Spiega l’Agenzia delle Entrate che i beneficiari dell’agevolazione possono optare per la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, quali persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti ma non alle banche o agli intermediari finanziari.
Banche e intermediari finanziari possono intervenire solo per i contribuenti che si trovano nella cosiddetta no tax area (in quanto possiedono redditi esclusi dall’imposizione Irpef per espressa previsione o perché l’imposta lorda è assorbita dalle detrazioni per redditi previste dal TUIR).
Sicuramente l’Agenzia emanerà un provvedimento in merito, come è successo per i condomini. A titolo di informazione alleghiamo qui sotto il provvedimento emesso il 28 agosto scorso che illustra le modalità operative per la cessione del credito nel caso dei condomini.
(eb)
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