
LegnoLegno, insieme all’Università di Bergamo, lancia il primo LCA Tool italiano per i serramenti in legno. Uno strumento finalizzato all'analisi del ciclo di vita dei serramenti LCA e alla generazione di EPD. Un passo concreto per una filiera più sostenibile
Il settore dei serramenti compie un importante passo verso la sostenibilità ambientale. Venerdì 21 marzo è stato presentato ufficialmente a Correggio, presso la sede del consorzio LegnoLegno, il primo LCA Tool (Life Cycle Assessment) dedicato ai serramenti in legno. Si tratta di uno strumento digitale innovativo, pensato per supportare le aziende nella misurazione e comunicazione dell’impatto ambientale dei propri prodotti.
Lo scopo principale è semplificare l’accesso alla Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), uno strumento fondamentale per certificare la sostenibilità di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. Il progetto è parte integrante del programma Finestra+ Sostenibile, promosso da LegnoLegno, e rappresenta una tappa decisiva nella transizione ecologica del comparto legno-arredo.
Un progetto nato dalla collaborazione tra imprese e università
Il tool è stato sviluppato in sinergia con il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università di Bergamo. A coordinare il progetto è stata la professoressa Elisabetta Palumbo, responsabile scientifica, che ha guidato il lavoro sull’algoritmo di calcolo ambientale e sulla strutturazione dei dati raccolti dalle imprese.
La novità principale è che il software non si basa su dati generici di settore, ma su un database reale, costruito grazie all’analisi di processi produttivi di aziende italiane che operano nel settore dei serramenti in legno.
LCA Tool: otto aziende italiane aprono la strada
La sperimentazione del tool ha coinvolto otto imprese del settore: Finnova, Zazzaretta Infissi, Falegnameria Bozzarelli, PM Serramenti, Italserramenti, Marvulli Serramenti, Falegnameria Scarin e Falegnameria Aresi.
Queste aziende hanno lavorato con tecnici e ricercatori per analizzare consumi, materiali, processi e dati ambientali reali, fornendo la base scientifica e tecnica per costruire un modello LCA validato da ente terzo accreditato.
A cosa serve il LCA Tool?
Il tool è progettato per aiutare i produttori di serramenti in legno a:
- calcolare l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita del prodotto (produzione, utilizzo, fine vita);
- generare EPD personalizzate, rispondendo così ai requisiti dei CAM – Criteri Ambientali Minimi, richiesti per partecipare ad appalti pubblici o progetti edilizi sostenibili;
- offrire informazioni trasparenti e verificate a progettisti, committenti e consumatori finali;
- migliorare i processi aziendali con dati certi, promuovendo un’evoluzione sostenibile anche dal punto di vista industriale.
Secondo la professoressa Elisabetta Palumbo, questo LCA Tool è uno strumento estremamente avanzato: “Abbiamo costruito un algoritmo capace di restituire un dato ambientale personalizzato per ogni serramento, a partire dalle specifiche reali di produzione. Questo permette ai produttori di rispondere con precisione a progettisti e clienti, migliorando i propri processi e comunicando in modo efficace il valore ambientale dei prodotti.”
Verso una filiera del serramento più green
Questo progetto rappresenta una svolta per la filiera del serramento in legno, perché consente anche alle piccole e medie imprese di accedere con strumenti semplici ed economici a una certificazione internazionale come l’EPD, normalmente complessa e costosa.
LegnoLegno, con questo progetto, conferma il proprio ruolo di ponte tra ricerca, imprese e innovazione, offrendo soluzioni concrete per la competitività e la sostenibilità del Made in Italy.
LCA Tool: la sostenibilità diventa leva strategica
La creazione del primo LCA Tool italiano per serramenti in legno apre nuove strade per l’intero settore. Non si tratta solo di un’innovazione tecnica, ma di un cambio di paradigma: la sostenibilità non è più un valore aggiunto, ma una leva strategica per la crescita, l’accesso a nuovi mercati e la fiducia del cliente finale.
Il prossimo passo sarà la diffusione del tool a tutta la rete di aziende consorziate, accompagnata da un percorso di formazione e affiancamento tecnico per garantire l’adozione efficace dello strumento.
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