Convegno sulla finitura superficiale degli acciai inox anche in edilizia, organizzato da Promoacciaio e rappresentanti del Politecnico di Milano. Al suo interno una relazione di Dante O. Benini di Dante O. Benini & Partners Architects, Milano sull’acciaio inox in architettura.
Il 29 ottobre si svolto a Milano un Convegno sulla finitura superficiale degli acciai inox anche in edilizia. Un incontro organizzato da Centro Inox e rappresentanti del Politecnico di Milano e col patrocinio di Promoacciaio, con contributi dal mondo accademico, associativo e industriale. Al suo interno una relazione di Dante O. Benini di Dante O. Benini & Partners Architects, Milano sull’acciaio inox in architettura.
Nel quadro di un futuro sostenibile, in vista di un aumento delle aree urbanizzate e di una sempre maggiore complessità strutturale degli involucri edilizi, l’acciaio avrà un ruolo molto importante soprattutto grazie alla sua durabilità e alle possibilità estetiche che offre. Entrambe queste caratteristiche sono strettamente connesse con le finiture superficiali.
Un ruolo da protagonista nell’ambito di questo evento l’ha avuto il tema che è cruciale per l’acciaio: la resistenza alla corrosione, un fenomeno causato principalmente da inquinamento (con i cloruri come principali imputati), localizzazione in zone costiere o dove si faccia uso di sale per sciogliere il ghiaccio, condizioni meteo, canoni di progettazione e tipo di finitura.
Vista al microscopio, la superficie dell’acciaio mostra irregolarità dovute a lavorazioni, presenza di inclusioni, difetti superficiali, condizioni di esercizio e interazione con l’ambiente: è quest’ultimo fattore che, determina la corrosione, attraverso l’ossigeno. Il tasso di corrosione risulta così direttamente proporzionale al tasso di rugosità del materiale. Lo riduce invece il tenore di cromo presente nel film passivo, che dipende soprattutto dalla finitura della superficie, o dalle condizioni di passivazione: naturale o artificiale.
La finitura superficiale, e quindi la rugosità, determina la resistenza alla fatica, all’usura, alla corrosione, la biocompatibilità, la proliferazione di microorganismi, e influenza anche le caratteristiche estetiche e sensoriali del componente.
La resistenza alla corrosione non è una caratteristica tipica del materiale, come lo è invece il carico di rottura, ma va sempre messa in relazione con l’ambiente in cui il materiale si trova. Per valutarla, meglio utilizzare prove non troppo aggressive, evitando quindi test quali la prova in nebbia salina.
L’acciaio offre possibilità architettoniche illimitate, ma per la salvaguardia delle strutture realizzate con questo materiale, oltre a selezionare la lega e la finitura più adeguate, è determinante effettuare la fase di manutenzione, che non va mai tralasciata.
Dal sito Imoa (International Molybdenum Association) si può scaricare gratuitamente una guida alla scelta dell’inox per gli involucri edilizi.
Tra gli altri temi segnaliamo “La colorazione dell’acciaio inossidabile e le finiture non convenzionali” oggetto di un relazione di Stefano Ricci della Steel Color e la microforatura della lamiera inox a scopi estetici a cura di Gaetano Dellavia della Delinox srl & Oneplot srl.
(LC)
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