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Legno: il laboratorio prove Catas partner di EPF For Africa

Nell'ambito del progetto Epf-European Panel Federation for Africa una delegazione di operatori giunti da diversi Paesi africani ha visitato il Centro di ricerca nei settori del legno e arredodi San Giovanni al Natisone

“L’Africa è il futuro del nostro settore; un ciclo storico che impone una priorità: condividere un linguaggio comune, che ci consenta di lavorare insieme partendo dagli stessi parametri e con gli stessi punti di riferimento”.  Così Paolo Fantoni, presidente di Epf-European Panel Federation, ha presentato l’iniziativa “Epf for Africa”, un progetto di ampio respiro che ha avuto un momento forte nelle scorse settimane in Friuli Venezia Giulia.

L’obiettivo è chiaro: lavorare per approfondire la conoscenza reciproca, per mettere in luce le grandi potenzialità di un rapporto più profondo fra le economie europee e quelle dei Paesi Africani in tema di derivati dal legno, una dinamica per la quale è indispensabile parlare la stessa lingua, condividere precisi standard.

Fondamentale, dunque, la comprensione e il riconoscimento di regole comuni, regole che nascono non solo dalla adozione di specifiche normative di riferimento, ma anche dalle procedure di controllo e dai test da effettuare sulle materie impiegate e sul prodotto finito. Ed è per questo che una trentina di delegati africani – giunti da Algeria, Cameron, Marocco, Tunisia, Egitto, Nigeria e Kenya – hanno trascorso una settimana nel nostro Paese, invitati dalla federazione europea. Visite, incontri, occasioni di approfondimento per comprendere meglio le consuetudini e le necessità dell’industria italiana ed europea, un viaggio che ha avuto una importante tappa nei laboratori di San Giovanni al Natisone (Udine) di Catas.

“Ci siamo trovati di fronte a persone e tecnici estremamente competenti”, ha commentato Andrea Giavon, direttore di Catas. “Sono stati due giorni intensi, un vero e proprio seminario che da un lato ci ha permesso di informare i nostri colleghi africani sulle normative e sulle attività di test e controllo che Catas adotta e offre al mercato e, dall’altro, di godere di una importante occasione per comprendere quali e quante potenzialità esistano nel continente africano. Poter parlare con produttori di pannelli, delegati alla normazione, tecnici di laboratori e rappresentanti di associazioni di categoria ci ha dato ulteriori conferme che i tempi sono maturi per costruire insieme progetti di ampio respiro, che potrebbero avere una inaspettata valenza sia a livello economico che sociale e culturale”.

“L’impegno di Epf in questa direzione è assolutamente lungimirante – ha aggiunto Giavon – e siamo grati alla federazione e al presidente Fantoni di averci coinvolto in questo prezioso momento e di averci permesso di ribadire quanto Catas sia indubbiamente un punto di riferimento internazionale quando si parla di certificazione e prove sui pannelli a base legno”.

Durante le due giornate Catas ha fornito ai presenti un completo quadro tecnico-normativo in tema di standardizzazione e testing, coinvolgendo tutte le sezioni operative del centro in visite e dimostrazioni ad hoc.