L’involucro dell’edificio 4 Pancras Square all’interno dell’area di King’s Cross Central a Londra sarà realizzato dalla Focchi
Progettato dallo studio dell’architetto londinese Eric Parry 4 Pancras Square ha recentemente vinto il premio come miglior progetto per edificio per uffici (New London Awards 2015). E' un innovativo progetto all’interno della nuova area di King's Cross Central a Londra, 10 piani adibiti a uffici, un piano terra che comprende negozi, la reception degli uffici, caffè e bar affacciati sulla piazza. L' edificio di quasi 16mila mq sarà terminato nel secondo quarto del 2017.
Si tratta di un edificio che nelle intenzioni dei committenti dovrà essere conforme allo standard BREEAM 'excellent', e verrà collegato alla rete di teleriscaldamento.
4 Pancras Square è stato, infatti, progettato per massimizzare i benefici della sua posizione. Orientamento, protezione solare, l'uso della massa termica per i sistemi di ventilazione passiva, raffreddamento. Tutto ciò contribuirà all'efficienza energetica dell’edificio.
Sulla sommità dell’edificio è previsto un roof garden caratterizzato da piante messe a dimora, giochi d'acqua e da rivestimenti in legno. Un insieme che diventerà fornendo uno spazio per eventi. In copertura, occultati sapientemente, ci sono anche gli impianti tecnici.
Caratterizzato da uno scheletro in acciaio corten strutturale su un fondo di alluminio e terracotta, la nuova costruzione attinge al patrimonio industriale della zona, ma cerca di stabilire un riferimento visivo e architettonico che duri nel tempo.
Focchi si è aggiundicata la realizzazione dell'involucro e per questo progetto ritrova l’architetto Eric Parry con il quale ha già realizzato la nuova sede della London Stock Exchange.
Nell’occasione per l’edificio il cui contractor è Bam Construction Ltd, Focchi fornirà cellule vetrate con fermavetro, facciate a montanti e traversi vetrate con profili in alluminio, pale frangisole orizzontali in terracotta, porte scorrevoli e balaustre vetrate.
“Oggi, i nostri prodotti nascono dall’incontro fra la creatività architettonica e la capacità tecnologica di plasmare e assemblare materiali diversi, in una accezione del tailor-made di nuova generazione definibile “artigianato industriale”. Gli involucri degli edifici dovranno essere sempre più efficienti per salvaguardare le risorse limitate a disposizione e per rispettare i luoghi e l’ambiente. Non più contenitori ermetici, ma interconnessi e sensoriali dove l’uomo ritorna protagonista.». commenta Maurizio Focchi, ad del Gruppo Focchi.
“Bisogna trasmettere alle nuove generazioni il vero significato dell’impresa che deve saper conciliare obiettivi economici con quelli sociali e ambientali in un’ottica di sostenibilità futura». Conclude Maurizio Focchi.
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