Il produttore di macchine per la lavorazione del legno Greda si prepara all’appuntamento con la fiera Ligna ad Amburgo con nuove proposte.
“Abbiamo chiuso un 2016 decisamente positivo, un trend confermato dai primi mesi del 2017. Portiamo a Ligna, uno dei principali appuntamenti fieristici del settore, una gamma di centri di lavoro con importanti miglioramenti, più efficaci, più automatici, più intelligenti… più “Industria 4.0”. Le tante fiere che abbiamo fatto in tutto il mondo ci hanno dimostrato quanto le nostre soluzioni siano apprezzate da molti operatori, fondamenta importanti per la ristrutturazione che abbiamo posto in essere anche a livello commerciale. Insomma: mai come oggi siamo pronti per guardare al futuro!”. C’è grande entusiasmo nelle parole di Marianna Daschini, ceo di Greda, azienda da sempre concentrata nella produzione di centri di lavoro speciali, su misura nel settore della lavorazione del legno.
A Ligna l’azienda italiana sarà presente con uno stand di 150 metri quadrati dove esporrà i propri “cavalli di battaglia” completamente riprogettati, a dimostrazione dell’alto livello tecnologico che l’azienda continua a proporre e della volontà di perseguire un obiettivo preciso: “Centri di lavoro resi più performanti, in grado di abbattere in modo significativo i “tempi morti”, perché è questo che il mercato sta cercando: macchine che siano sempre più intelligenti, connesse all’intero “sistema azienda” e in grado di operare senza presidio, corredate da sistemi di carico e scarico automatici. Dunque non solo maggiore produttività a parità di qualità, ma anche costi controllati e controllabili”, aggiunge Piero Daschini contitolare di Greda.
Tre le macchine sotto i riflettori ad Hannover – “Diva”, “Mitika V” e “Poker V” – accomunate dall’essere completamente “Industria 4.0”, capaci di interloquire con altri centri di lavoro, software gestionali e governi della produzione.
La nuova “Diva” sarà presentata in anteprima mondiale, un centro di lavoro a 5 assi interpolati che rende possibile forature, mortasature, tenonature, fresature, finger-joint, pantografature su cinque facce del pezzo; una soluzione perfetta sia per piccole produzioni che per volumi importanti, grazie alla possibilità di aggiungere sistemi di carico e scarico automatici. Una macchina dall’ingombro ridotto, meno di dieci metri quadrati, da oggi dotata di piani di lavoro estremamente versatili e intelligenti, sui quali i sistemi di bloccaggio si posizionano automaticamente.
Greda inaugura dunque una nuova stagione, un “cambio di pelle” importante e che vedrà un’altra, significativa tappa nel trasferimento in una nuova sede previsto entro la fine dell’anno: “Lo sviluppo dell’azienda ha bisogno di nuovi spazi per poter gestire al meglio i nostri processi e rispondere a una domanda crescente da tanti mercati del mondo”, aggiunge Piero Daschini.
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