Incidenti. Si è sfiorato il dramma in una scuola dell'infanzia in Sardegna e in un asilo nido del Comasco. Per fortuna…
Anche i cancelli sono protagonisti di mala scuola che colpisce ancora. Questa volta non sono le finestre a cadere (vedi qui l’ultimo incidente) ma i cancelli. E’ successo un paio di volte nel giro di pochi giorni: a Sennori, vicino a Sassari, e a Olgiate nei pressi di Como.
Il primo episodio di mala scuola è avvenuto alla scuola dell’infanzia Santa Vittoria di Sennori sfiorando il dramma, come scrive la Nuova Sardegna, da cui è tratta la foto. La settimana scorsa, alle 8 del mattino, una bidella stava aprendo un pesante cancello in ferro, nuovo di zecca, quando questo è uscito dai binari e l’ha travolta. Trasportata di corsa al più vicino ospedale, alla collaboratrice scolastica sono state riscontrate contusioni e una frattura al piede.
Il cancello era utilizzato come ingresso secondario. Tuttavia era nuovo e installato da poco. Era costato 2 mila euro. Ora è sotto sequestro. Sempre sul giornale sardo il sindaco di Sennori spiega che: “La dirigenza scolastica ci aveva sollecitato la riparazione del vecchio cancello a battente per un malfunzionamento – spiega il sindaco di Sennori, Nicola Sassu – e noi un mese fa abbiamo preferito sostituire l’intero impianto con uno nuovo, dotato di un sistema di apertura a scorrimento, ritenuto più sicuro dai tecnici della ditta specializzata che hanno installato il cancello. Ora attendiamo di conoscere le cause dell’incidente e poi decideremo come agire”.
Paura anche a Olgiate, comune vicino a Como. Qui è stato un cancello in alluminio a cadere addirittura addosso a due piccoli. Era il cancello della rampa dell’asilo comunale. Ricoverati all’ospedale i due bambini sono stati presto dimessi.
Secondo il giornale La Provincia di Como, il sindaco Simone Moretti si è espresso così: “Fatalità. Abbiamo ricostruito la dinamica dell’incidente con le educatrici. Un genitore ha spinto il cancello mentre dei giochi erano incastrati sotto: hanno fatto da leva e hanno scardinato il cancelletto”. Spiegazione fantastica: la fatalità che spiega tutto e spiega niente. Chissà se su quel cancello avevano fatto l’analisi dei rischi? E poi, la fortuna vuole che fosse in alluminio, quindi leggero di per sé. Ma se fosse stato in ferro? La mala scuola ha colpito ancora. La superficialità anche.
a cura di Ennio Braicovich
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