La conferma dello stato drammatico della nostra edilizia scolastica dal XV Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole. 75 le scuole monitorate in 10 regioni dal Nord al Sud
Tre aule su quattro non hanno porte antipanico. Un’aula su 10 ha le finestre rotte e una su tre è senza tapparelle o persiane. Una scuola su quattro ha una manutenzione inadeguata e solo il 3% è in ottimo stato. Un quarto circa di aule, bagni, palestre e corridoi presenta distacchi di intonaco; muffe ed infiltrazioni, sono stati riscontrati nel 37% delle palestre, nel 30% delle aule, nel 28% dei corridoi, nel 24% dei bagni. Per le scuole situate in zona sismica (oltre la metà) solo un quarto ha l’agibilità statica, poco meno della metà il collaudo. In poco più di un quarto (27%) è stata realizzata la verifica di vulnerabilità sismica, obbligatoria dal 2013. Ma c’è di più. Solo nel corso del 2016 si sono registrati 44 episodi di crolli nelle aule e nelle scuole causando feriti, danni a cose e strutture.
Sono questi alcuni dati che emergono dal XV Rapporto sulla sicurezza delle scuole presentato da CIttadinanzattiva che fa il punto sulla sicurezza, qualità ed accessibilità delle scuole italiane, attraverso i dati del monitoraggio civico condotto su 75 edifici scolastici di 10 Regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) e tramite la lettura di informazioni e fonti ufficiali.
Secondo Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, “molto è stato fatto dal Governo dal 2015 in poi per l’edilizia scolastica ma molto rimane da fare”. Tra le proposte dell’associazione: rivedere le norme di sicurezza nelle scuole, costruire nuove scuole e riqualificare le esistenti. Come non essere d’accordo?
(eb)
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere