E’ successo alla scuola media Pascoli di Noale, alle porte del capoluogo veneto dove una finestra è caduta a terra frantumando il vetro
Mala Scuola imperversa dal Nord al Sud, dall’Ovest all’Est. E gli infissi cadono a terra. Ieri ha colpito un edificio scolastico in provincia di Venezia, a Noale. Una settimana fa era successo in Brianza dove una finestra era crollata addosso a una inserviente, senza gravi conseguenze. Poi, quattro giorni fa, alla scuola media Alessi dell’Istituto comprensivo di Pegli, a due passi da Genova. una finestra era caduta addosso a quattro studenti ferendoli, per fortuna lievemente. Tre incidenti nel giro di una settimana che riguardano vecchie finestre che cadono a terra ci sembrano un po’ troppi. Non è assolutamente un caso visto che ogni mese registriamo, grazie al monitoraggio della stampa locale di tutto il paese, almeno un incidente dovuto a finestre, porte, vetri, a volte anche portoni di ingresso insicuri. Incuria e mancata manutenzione sembrano essere le cause che determinano questi episodi.
A Noale a staccarsi dal muro e a precipitare a terra è stata la finestra di un bagno del primo piano della scuola media Pascoli. Per fortuna lì sotto non c’era nessuno. Ma il botto è stato tremendo anche perché il vetro dell’infisso è andato in frantumi, alla faccia della sicurezza e della UNI 7697,” Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie”, la norma sulla sicurezza dei vetri in edilizia che in Italia vige da almeno quarant’anni. Fortuna vuole che nelle vicinanze del crollo della finestra non ci fosse nessuno né studenti né personale scolastico o docenti.
Comprensibilmente le autorità tranquillizzano. Riporta il quotidiano La Nuova Venezia in un articolo a firma di Alessandro Ragazzo che “la sindaca Andreotti assicura sullo stato di salute degli edifici. «Abbiamo investito oltre 800 mila euro tra Noale, Moniego e Briana. Gli studenti hanno trovato scuole più sicure, grazie ai lavori sull’antisismica e i controsoffitti. Le finestre delle medie del capoluogo non sono più vecchie di altre: vorremmo cambiarle per una questione di risparmio energetico come fatto altrove».
Sicurezza e risparmio energetico vorrebbero proprio questo: la sostituzione delle vecchie finestre, insicure e disperdenti per trasformare la mala scuola in un edificio vivibile, sicuro e risparmioso.
a cura di Ennio Braicovich
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