Succede al credito di imposta per l’efficientamento energetico, denominato CITE, ed è finalizzato a sostenere le famiglie francesi dai redditi più modesti
MaprimeRenov’ è il nuovo ecobonus che vige in Francia dal 1° gennaio 2020. Ha sostituito il precedente schema di agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico denominato CITE che ha regnato diversi anni e che si esaurirà a fine anno.
Dopo aver riferito dell’ecobonus alla tedesca qualche giorno fa (vedi news) ci sembra giusto dare conto di come in Francia vengano agevolati i lavori di efficientamento energetico, serramenti in particolare. Peraltro sono parecchie le aziende italiane che lavorano Oltralpe e che potrebbere essere interessate a sapere come funziona l’ecobonus alla francese.
Caratteristica fondamentale di MaprimeRenov’ è il suo esser destinato a sostenere le famiglie francesi più povere dal punto di vista sia reddituale che energetico. Altra sua caratteristica è l’essere cumulabile con altri aiuti. Inoltre, i lavori di efficientamento energetico devono essere eseguiti da un’azienda iscritta in un apposito elenco che comprende aziende e professionisti qualificati (per titoli ed esami) RGE- Reconnu Garant de l’Environnement ovvero Riconosciute garanti dell’Ambiente di cui abbiamo parlato tempo fa. I benefici fiscali e finanziari in Francia vanno accordati solo se i lavori sono eseguiti da personale qualificato RGE.
Infine, la richiesta di finanziamento va presentata prima dell’inizio lavori e deve essere approvata da un’agenzia nazionale, l’Anah, l’Agence National de l’Habitat, che fa le veci del nostro Enea.
I beneficiari di MaPrimeRenov’ sono i proprietari di abitazioni (appartamento o casa unifamiliare) dai redditi bassi o molto bassi. Il reddito preso in considerazione è la somma di quelli di tutte le persone che occupano l’alloggio. Le abitazioni devono essere nella Francia metropolitana e Oltremare e devono essere state completate da almeno due anni.
MaPrimeRenov’ investe tutti i lavori di efficientamento energetico possibili in un appartamento o in una casa monofamiliare. Per quanto riguarda la sostituzione di finestre e portefinestre, per essere ammesse, le opere devono essere eseguite da un professionista certificato RGE, che avrà effettuato una visita preliminare al fine di individuare i materiali e le soluzioni più adatte per l’alloggio specifico. La data della visita deve comparire sulla fattura.
I bonus sono variabili in funzione dei redditi, modesti o molto modesti. Così la sostituzione delle vecchie finestre e porte finestre, sempre se eseguita da un professionista RGE, viene premiata con 100€ per elemento per le famiglie molto modeste e 80€ per le famiglie modeste (vedi sopra la tabella dei redditi ammissibili al bonus, con la distinzione tra la regione parigina -Ile de France – e il resto del paese). Massimale di spesa ammissibile per i serramenti è di 1000€/m2. Basso anche, ripeto ai nostri valori, è il tetto di spesa ammisibile per unità immobiliare: 20 mila euro in tutto.
Qual è la procedura per ottenere la MaPrimeRenov’?
Dopo aver scelto l’azienda RGE che eseguirà i lavori ed aver ottenuto un preventivo, il beneficiario crea un proprio account sul sito MaPrimeRenov gestito dalla Anah. Dal proprio account invierà la richiesta di finanziamento inoltrando tutte le informazioni necessarie: stato civile, data di nascita dei membri del nucleo familiare, ultima dichiarazione dei redditi, indirizzo email, preventivo del professionista RGE che eseguirà il lavoro, se applicabile, importo di altri aiuti e sussidi. Esaminato ed approvato il dossier, l’Anah darà il via libera ai lavori. Terminati i lavori, il beneficiario invierà le fatture sempre via account. Il bonus verrà, quindi, versato direttamente sul conto del beneficiario “il prima possibile”. Viste le difficoltà burcratiche (non tutte le famiglie di modeste condizioni posseggono internet e un computer) da maggio la procedura prevede la nomina di un “mandataire”, un mandatario del beneficiario che fa da interfaccia con l’Anah.
Quanto ai requisiti tecnici i nuovi serramenti esterni devono rispettare i seguenti valori di trasmittanza termica e di fattore solare:
Finestra e porta finestra: Uw ≤ 1.3 W/m2K e Sw ≥ 0.3 oppure Uw ≤ 1.7 W/m2K e Sw ≥ 0.36
Finestra da tetti: Uw ≤ 1.5 W/m2K e Sw ≥ 0.36
Finestra aggiuntiva: Uw ≤ 1.8 W/m2K e Sw ≥ 0.32
Considerazioni sul nuovo ecobonus alla francese
La prima è che si tratta di un’agevolazione di importo molto contenuto rispetto al nostro 50% nel caso di sostituzione di serramenti. MaPrimeRenov raggiunge un minimo del 10% (100€ su 1000€/m2) e un valore massimo che raggiunge circa il 20-25% (100€ su 400-500€, ipotizzando un serramento di basso prezzo), nel caso dei redditi più modesti. L’agevolazione à la française è inferiore anche a quella tedesca (vedi qui) che è del 20% secco (ma con un massimale di spesa di 200 mila euro per unità immobiliare).
Naturamente la formula MaPrimeRenov in termini di aiuto alle famiglie di modeste condizioni si presterà a ogni considerazione di tipo politico e sociale. Ci sarà chi l’apprezzerà come forma di sussidio selettivo e di classe e chi la detesterà perché non stimola chi ha i soldi ad investire. Tutte opinioni largamente rispettabili.
Quanto ai valori di trasmittanza termica Uw da rispettare, vi sono due valori limite di 1.3 e 1.7 W/m2K. I valori sono più alti rispetto allo 0,95 W/m2K secco, preteso dappertutto in Germania. Non si fa distinzione tra le diverse zone climatiche della Francia, dove pure esistono condizioni molto diverse tra il Sud mediterraneo, le Alpi, il Nord e la zona atlantica. C’è invece da rispettare il valore Sw, il fattore solare, che rappresenta la quantità di energia naturale che la finestra lascia passare negli ambienti interni, con valro pressoché simili al nostro g=0,35. In Francia vi è pure da rispettare il fattore di trasmissione luminosa TL, che definisce la capacità di una finestra di trasmettere la luce solare all’interno. Maggiore è il TL, minore è il ricorso alla luce artificiale, e quindi maggiori benessere ed economie di energia.
Ultima e indispensabile riflessione: viste le regole per gli ecobonus in Germania e in Francia, molto meno generose delle nostre, direi che non possiamo lamentarci troppo.
a cura di Ennio Braicovich
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