Normativa

Quale Marcatura CE per le vetrate panoramiche?

Anche le vetrate panoramiche debbono portare la marcatura CE. Il normatore Samuele Broglio spiega come fare

Il normatore Samuele Broglio, dopo aver affrontato da un punto di vista legale, il problema della dichiarazione della resistenza al vento dei serramenti, in particolare delle vetrate panoramiche, ora affronta il tema della marcatura CE di tali prodotti. In una terza puntata egli andrà oltre il problema della marcatura CE per affrontare quello della sicurezza all’utenza delle vetrate panoramiche, in particolare di quelle oversize, cioè di grandi dimensioni.


Quale marcatura CE per le vetrate panoramiche?

2.a Puntata

Broglio su blocco norme ENAvendo io in pratica promesso(leggi qui)  di raccontare un’altra storia, ossia quella della resistenza al carico del vento e dei suoi possibili risvolti legali, mi sento obbligato a far accadere “l’altra volta” della quale avevo parlato.

Essendo io in sostanziale disaccordo in alcuni punti con il geom. Roberto Porta, che ha dato risposta alla richiesta avanzata dall’ing. Alessandro Loi, ritengo però che da tale richiesta dovrò partire per meglio inquadrare la mia visione del problema.

1) le vetrate panoramiche sono soggette a Marcatura CE

In questo mi sento di concordare con il geom. Porta (spero che non svenga data l’eccezionalità della cosa, ma tra colleghi – sono geometra pure io – a volte certe cose accadono); l’attuale struttura della UNI EN 14351-1 copre tutti i prodotti che possano essere definiti come “Finestre e porte esterne” e quindi anche le c.d. “vetrate panoramiche” rientrano in detta norma, a prescindere dalle loro francamente scarse prestazioni

2) a quali prove possono essere sottoposte per ottenere la Marcatura CE

Anche qui concordo con il geom. Porta, le prove sono le stesse alle quali vengono sottoposti i normali serramenti. Il problema però è definire quali siano le caratteristiche richiedibili a questi prodotti, che solitamente, almeno si spera, date le prestazioni che esprimono, non chiudono spazi riscaldati (se si vuole chiudere uno spazio riscaldato avendo un effetto più o meno “tutto vetro” sarà opportuno rivolgersi alla categoria dei serramenti minimali, sicuramente più costosi ma con tutt’altre prestazioni) ma bensì vengono utilizzati per delimitare spazi privi di riscaldamento.

In Italia le uniche caratteristiche obbligatorie al serramento in sé sono:

  • permeabilità all’aria → senza valori di soglia
  • trasmittanza termica → con valori di soglia, oggi ex Decreto Requisiti Minimi
  • valore g → senza un vero valore di soglia in quanto il Decreto Requisiti Minimi parla di g_gl+sh del componente finestrato in ottica di UNI 11300, del quale il valore g del serramento è solamente un componente

Di altro non si fa menzione nella legislazione nazionale in diretta relazione a “Finestre e porte esterne” (oltretutto mai nominate nella legislazione nazionale con il nome normalizzato, il che complica orrendamente le cose), quindi tutto ciò che esula da queste caratteristiche può essere indicato con la magica sigla NPD.

Le caratteristiche di cui sopra sono però richieste solo ai prodotti che delimitano un ambiente riscaldato, e quindi per oggetti che non separino dal clima esterno gli ambienti riscaldati rimarrebbe a rigor di logica solo l’obbligo generale di cui ad Art. 8 comma 2 sub c di citare nella DoP “la prestazione di almeno una delle caratteristiche essenziali….”.

Tenendo conto dell’Allegato ZA della UNI EN 14351-1

Oltre a ciò, è da tenere presente che per quanto riguarda la determinazione delle caratteristiche prestazionali, tenuto conto di ciò che stabilisce l’Allegato ZA della UNI EN 14351-1, accade che:

  • la permeabilità all’aria → premesso che vi sia una guarnizione su tutti 4 i lati adeguatamente compressa può essere determinata autonomamente dal fabbricante in base alla Tabella I.1
  • la trasmittanza termica → posto di poter utilizzare valori di trasmittanza del telaio  provenienti dalla UNI EN ISO 10077-1 oppure di avere i valori Uf in cascading può essere autonomamente calcolata dal fabbricante
  • la prestazione acustica → posto di poter dimostrare che il prodotto raggiunge una permeabilità all’aria almeno di classe 3 e limitatamente ai valori fino a 38dB può essere determinata autonomamente dal fabbricante in base all’Appendice B

Se l’azienda è una microimpresa…

Qualora poi l’azienda sia una microimpresa (meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di € di fatturato) le prestazioni determinabili per calcolo, ossia la trasmittanza termica dei nodi, possono essere determinate direttamente dal fabbricante (vedi Regolamento n. 305/11, Art. 37).

Quindi, dato quanto sopra, un fabbricante delle c.d “vetrate panoramiche” potrebbe anche marcare CE semplicemente calcolando la trasmittanza termica, anche se tale prestazione è francamente non importante per tale prodotto, determinando la permeabilità all’aria mediante tabella (logicamente avendo guarnizioni su tutti i 4 lati adeguatamente compresse) e così assolvere ai suoi obblighi di Marcatura.

Ritengo non necessario rispondere alla terza domanda in quanto credo sia già evidente dal mio testo che la Marcatura CE non sia legata direttamente alla trasmittanza termica, che è solo una della caratteristiche richiedibili ad un serramento.

E la resistenza al carico del vento?

Ebbene, visto dall’ottica di chi spesso fa il CTP il problema non è legato alla Marcatura CE, ma soprattutto in certi casi potrebbe essere legato a rischi di tipo civile e penale che il fabbricante che realizza il prodotto potrebbe correre.

Ora, diciamoci la verità, a meno che non sia posata al 20° piano una finestra o porta finestra di dimensioni normali (che so, 140 x h 240…) prodotta da un fabbricante che lavori con procedure e componentistiche moderne non dovrebbe avere problemi, a meno che l’area in cui è installata non sia investita da venti degni di un tornado di classe F3… e con venti da 300 Km/ora i problemi sono ben altri che quelli derivanti dalle finestre.

Logicamente un fabbricante coscienzioso dovrebbe testare all’aria-acqua e vento i suoi prodotti, e possibilmente su un campione realmente “di serie” come esecuzione e realizzato con composizioni peggiorative (no alle Olimpiadi della prestazione, nelle quali si costruisce un campione con cure che mai si seguiranno durante la vera produzione) o seguire correttamente un cascading così da avere la conoscenza delle prestazioni del prodotto che immette sul mercato.

Il grave problema si configura sui serramenti oversize, in quanto sono i serramenti più rischiosi dal punto di vista del carico del vento. Ma questo sarà l’argomento della prossima puntata

Samuele Broglio

La serie di articoli consta delle seguenti parti:

1.a parte: “Resistenza al vento in classe 2. Obbligo per vetrate panoramiche?

2.a parte: “Marcatura CE per le vetrate panoramiche

3.parte: “Serramenti oversize e il calcolo del carico del vento

 

 

a cura di EB