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Marco Visconti firma la Torre di Lodi, futura nuova sede di Zucchetti

Sono partiti i lavori di ristrutturazione trasformeranno l’ex palazzo della Provincia di Lodi nella Torre di Lodi, futura e avveniristica nuova sede della softwarehouse lodigiana Zucchetti. Un sistema riconoscibile grazie a un volume fluido e traslucido, rivestito dalla trama avvolgente, spiega l’architetto torinese

La nuova sede della softwarehouse lodigiana Zucchetti, già battezzata Torre di Lodi, porterà la firma del noto studio torinese dell’architetto Marco Visconti e verrà ricavata da un palazzo di 14 piani che per molti anni ha ospitato la sede della provincia di Lodi. La ristrutturazione è iniziata da pochi giorni. Alte le aspettative sia dell’azienda sia dei lodigiani: la Torre Zucchetti si candida a diventare un simbolo di innovazione e progresso per la città di Lodi, nonché un esempio virtuoso di sostenibilità ambientale.

La nuova costruzione, infatti, seguirà il programma di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), sistema di certificazione degli edifici applicato a livello internazionale in più di 110 Paesi al mondo per valutare l’impatto ambientale degli edifici considerando una pluralità di fattori: minimizzazione dell’impatto di cantiere e diminuzione dell’effetto isola di calore; riduzione dei consumi idrici grazie al riuso di acque piovane; ottimizzazione della prestazione energetica con l’impiego di energie rinnovabili; adozione di materiale riciclato con conseguente riduzione dei rifiuti; comfort termico e luminoso per gli spazi interni.

L’intervento, annota l’arch. Visconti sul suo sito, prevede la rifunzionalizzazione degli spazi per un nuovo impiego ad uffici. Da un punto di vista compositivo il progetto si compone di un grande involucro trasparente a forma minerale. Esso è lambito da una trama metallica esterna disegnata secondo le esigenze protettive dettate dalle diverse esposizioni solari. La sostenibilità dell’idea progettuale è guidata da strategie combinate di risparmio energetico e di attenzione al benessere dei fruitori. In particolare vengono adottate soluzioni passive di elevato isolamento termico, ventilazione naturale attivata tramite camino solare, impiego di energie rinnovabili, protezione solare, diffusione del verde all’interno e all’esterno dell’edificio. L’architettura del complesso genera un sistema riconoscibile grazie a un volume fluido e traslucido, rivestito dalla trama avvolgente. Un involucro naturale caratterizzato dalle sue linee vibranti: “onde cerebrali” pensate per rappresentare l’essenza del lavoro intellettuale.

“Attualmente è stato selezionato solo l’esecutore del coordinamento e della cantierizzazione, mentre successivamente verranno fatti appalti su singole componenti di fornitura per facilitare l’esecuzione dei lavori, coinvolgendo anche aziende locali, e in primis i nostri clienti” – dichiara Alessandro Zucchetti, presidente della società informatica.

Presso il cantiere verrà anche allestita un’area dimostrativa relativa ai sistemi Zucchetti per il controllo accessi e per la sicurezza dei lavoratori specificatamente dedicata a un’attività critica quale quella dei cantieri edili: ingresso del personale autorizzato e dei visitatori attraverso gli appositi tornelli; verifica della presenza dei dispositivi di protezione individuale tramite sistema Rfid per l’accesso all’area lavorativa; rilevazione dei dati di presenza degli addetti con registrazione automatica degli orari d’ingresso e di uscita dal cantiere. “Siamo certi che l’opera manterrà le aspettative e diventerà un simbolo di bellezza, funzionalità ed efficienza – conclude Alessandro Zucchetti – tale da rendere orgogliosi non solo le persone che lavorano per la Zucchetti, ma anche i cittadini lodigiani”.