Qualità, professionalità, cortesia e tutte le parole da evitare quando fai marketing.
Il rapporto tra marketing è slogan è infatti troppo spesso inflazionato e omologato nella proposta di valore di un negozio o azienda di qualsiasi settore. Immagina di camminare in centro città e passare davanti a tante vetrine di showroom. Butti l’occhio qua e là e ti accorgi di una cosa curiosa: tutte le finestre sono identiche. Stesso colore, stesso materiale, stessi meccanismi di apertura.
Le guardi e ti chiedi: «Se dovessi comprare una finestra, come farei a scegliere da chi andare?». Bella domanda, vero?
Lo so, non è una scena reale. Ma ci tocca molto da vicino, perché con le parole usate nel marketing delle finestre stiamo creando esattamente lo stesso scenario.
A furia di usare “qualità”, “professionalità”, “cortesia”, “giusto rapporto qualità-prezzo”, “leader” come se fossero vuoti slogan, stiamo dando ai clienti la percezione di aziende e showroom tutti uguali. Il risultato? Scegliere noi, invece di un nostro concorrente, sta diventando sempre più difficile.
È una cosa paradossale, perché non esiste un’azienda o showroom uguale ad un altro. Non per il logo o per la posizione geografica, ma per come ogni titolare di azienda o showroom, ogni giorno, si alza all’alba per garantire che ogni dettaglio e ogni cosa funzioni alla perfezione.
Sono sicuro che anche tu dai il 100% in ogni cosa che fai, ascolti le esigenze dei tuoi clienti (e spesso le anticipi) e ti formi costantemente con il tuo team per essere sempre un riferimento.
Ecco, questo è un esempio di “qualità” per un’azienda di serramenti o showroom di porte e finestre. Una parola che dovrebbe raccontare una storia, una differenza, un perché. E non dovrebbe mai diventare un cliché.
Ma se continuiamo con queste parole così stra-usate, come possiamo aspettarci di fare la differenza? Ne parliamo in questo articolo su come far arrivare il tuo messaggio in modo unico e diverso.
Marketing e slogan: qualità, professionalità, cortesia e la “prova del contrario”
Una delle prime cose che puoi fare per rendere concreta la tua differenza rispetto ai concorrenti è una semplice “prova del contrario”.
Conosci un’azienda che pubblicizza serramenti non di qualità?
O che si vanta della scortesia con i clienti?
Oppure che dichiara di non essere professionale?
Ovviamente no. Qualità, professionalità e cortesia sono il minimo sindacale, l’attesa di base di ogni cliente. Usarle come biglietto da visita equivale a sparire nella massa. E se le cose stanno così, come fai a distinguerti?
Scegli un elemento differenziante che “si vede, si sente e si tocca”. Una finestra in particolare (legno, alluminio, PVC…), un servizio particolare (consegna veloce). O, meglio ancora, il tuo metodo unico di lavoro.
L’importante è che sia un elemento concreto e tangibile per i clienti e che ti differenzi davvero dai concorrenti. Semplice, ma non sempre facile da individuare. Ne riparliamo più avanti.
Perché un rapporto qualità prezzo “pessimo” è meglio per te (e fa la differenza)?
Giusto rapporto qualità-prezzo è un’altra espressione così stra-usata che ha perso il suo significato. Una provocazione: e se un rapporto qualità-prezzo “pessimo” fosse la cosa migliore?
Quando un cliente entra nel tuo showroom, non vuole solo una “buona” finestra a un “prezzo giusto”. Desidera qualcosa che superi le sue aspettative.
E allora perché non puntare ad ottenere l’effetto “WOW”, creando un’esperienza di acquisto così unica da far saltare ogni confronto? Dare al cliente così tanta “qualità” da fargli percepire che il “prezzo“, anche se magari più alto rispetto alla concorrenza, è comunque “inferiore”.
È qui che entra in gioco il concetto di rapporto qualità-prezzo “pessimo” (si fa per dire) perché estremamente sbilanciato a favore della qualità e del cliente.
Come ottenere tutto ciò? Anche qui, non esistono “pillole magiche” o scorciatoie. C’è da studiare con cura il processo di acquisto del cliente e il nostro processo di vendita. Ma il bello è che quando lo fai, ti diventa chiaro che puoi aggiungere un “+” ad ogni singolo dettaglio – dalla velocità di risposta al primo contatto fino alla gestione del post vendita – e ottenere un risultato finale capace di generare l’effetto “WOW”. In questo passaggio si trova la differenza tra marketing e slogan.
Di leader ce n’è uno (ma tutti gli altri NON sono nessuno)
Leader è un’altra parola abusata nel marketing. Ogni showroom, ogni azienda di serramenti, vuole autoproclamarsi come il “numero uno”, il top del settore.
Ma la realtà è un po’ diversa: o la tua azienda è veramente il leader nella tua zona, o semplicemente non lo è. Non c’è una via di mezzo. Se, numeri alla mano, hai una quota di mercato predominante, se sei tu il primo nome che viene in mente alle persone quando si parla di finestre, allora ha senso parlare di “leader“.
Ma se non ti trovi in questa posizione, non è che non sei nessuno. E qui torniamo a parlare dell’elemento differenziante. Piuttosto che usare la parola “leader”, concentrati sull’elemento differenziante che ti rende diverso e unico.
E poi fai un altro passo: crea testimonianze e recensioni di clienti che parlano precisamente del tuo elemento differenziante. Quando fai parlare i tuoi clienti per te, hai fatto bingo. Un cliente che racconta come l’esperienza nel tuo showroom è stata un vero effetto “WOW” e come le nuove finestre hanno migliorato la sua vita quotidiana, ha un peso enorme. Molto più di qualsiasi proclamazione autoreferenziale di leadership.
Trova l’equilibrio tra marketing e slogan: riscrivi il tuo marketing con le parole “giuste”
A questo punto, che cos’altro puoi fare per riscrivere il tuo marketing con le parole “giuste” per la tua azienda di serramenti o showroom di porte e finestre?
Con Marketing al Millimetro abbiamo seguito oltre 250 aziende del settore, riconvertendo termini stra-usati in parole uniche e differenzianti, specifiche per la singola azienda e imprenditore, perfezionando il rapporto tra marketing e slogan da utilizzare.
Questo richiede una consulenza, un’analisi strategica e l’estrazione dell’unicità dell’azienda tra prodotti e servizi più venduti, storia familiare, competenze interne uniche, metodo di lavoro e tanto altro.
E la cosa più bella è che, anche se molti clienti all’inizio non sanno rispondere alla domanda “perché scegliere la tua azienda invece dei concorrenti?”, al termine della consulenza, la risposta arriva. Finalmente l’imprenditore scopre il suo “perché” unico – che spesso è già lì, c’è solo bisogno di un occhio esterno per farlo saltare fuori – e “sblocca” le parole uniche e differenzianti per la sua azienda.
Ora, immagina di raggiungere questa chiarezza per la tua azienda. Dagli un valore in denaro. E poi cogli al volo questa opportunità. Prima di arrivare alla consulenza, abbiamo preparato qualcosa di speciale per te: il VideoCorso Gratuito (+ Guida in PDF) Marketing in Edilizia con gli strumenti base per trovare le parole “giuste” per il tuo marketing.
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a cura di Gianluca Flagiello
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