L'ampliamento del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è ormai in dirittura di arrivo a quasi dieci anni dall'inizio dei lavori e porta la firma dell’architetto olandese Maurice Nio.
L'ampliamento del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è ormai in dirittura di arrivo a quasi dieci anni dall'inizio dei lavori e porta la firma dell’architetto olandese Maurice Nio. Con un costo di 7 milioni e 800 mila euro per una superficie di circa 2.800 metri quadrati, il progetto è stato donato dalla signora Pecci al Comune di Prato che, insieme alla Regione Toscana, ha finanziato la realizzazione del nuovo edificio.
Il progetto di ampliamento che si contraddistingue per la forma curvilinea mira a integrare l'originaria struttura della fine degli anni '80 di Italo Gamberini, sia per ospitare parte della collezione sia per offrire un nuovo percorso capace diversificare gli assi di fruizione. Inoltre, l'intervento consente una maggiore visibilità al museo a partire dal suo ingresso principale collocato in direzione dell'incrocio delle strade principali.(mt)
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