Lo afferma un nuovo studio globale di The Freedonia Group
Fino al 2021 la domanda mondiale di finestre e porte crescerà mediamente del 4,5% all’anno raggiungendo in quell’anno un valore di 214 miliardi di dollari (ca 180 miliardi di euro). A spingere sull’acceleratore saranno soprattutto i mercati della Cina e degli Stati Uniti che contano per il 65% della crescita delle vendite. A determinare questa crescita saranno in larga misura gli investimenti in edifici commerciali e per uso uffici in Cina e la costruzione di nuove abitazioni negli USA.
La maggior parte delle finestre e delle porte nel 2016 è stata destinata alle nuove costruzioni residenziali e continuerà così fino al 2021. Tuttavia saranno Africa e Medio Oriente le aree in cui si assisterà al maggior tasso di crescita a causa dell’aumento dei redditi personali e all’accelerazione della migrazione dalle campagne alle città. Due fenomeni che, combinati, spingono all’acquisto di singole unità immobiliari.
Quanto agli infissi, nel 2021 saranno le finestre in pvc a ritagliarsi la fetta maggiore della crescita (in termini di valore). Costi e prestazioni degli infissi in pvc determineranno questa crescita soprattutto nelle aree in via di sviluppo dove la penetrazione di mercato di questi prodotti non è elevata tanto quanto nelle aree più sviluppate.
Altra inevitabile tendenza: l’affermarsi ovunque di regolamenti edilizi più severi trascinerà le vendite di infissi a maggiore efficienza energetica.
Questi, in grande sintesi, alcuni dati che emergono dallo studio di mercato rilasciato da poco da The Freedonia Group e intitolato Global Windows & Doors, 8th Edition. Consta di 439 pagine e costa 6700 dollari.
(eb)
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