L’Agenzia delle Entrate pubblica i dati del terzo trimestre relativi alle compravendite di abitazioni, negozi, uffici e terreni. Il residenziale cresce ancora. Battuta d’arresto invece per il non residenziale.
Sono uscite le statistiche dell’Osservatorio del mercato immobiliare -OMI- dell’Agenzia delle Entrate, relative all’andamento delle compravendite di abitazioni, negozi, uffici e terreni nel periodo luglio-settembre di quest’anno. Dalle cifre emerge una crescita del settore residenziale a cui fa da contrappunto un leggero decremento di quello non residenziale.
Il mercato immobiliare residenziale
Dai dati del mercato immobiliare residenziale emerge una crescita delle abitazioni compravendute pari all’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cifre sono positive anche rispetto al precedente trimestre, vedi qui. In termini di cifre reali si tratta di 175 268 abitazioni che sono passate di mano. L’incremento delle compravendite è maggiore nei capoluoghi: +2,2%. Tra le grandi città Palermo vanta la maggiore crescita, con un rialzo del 12,9%. È seguita da Torino, con il 7,7% di acquisti di abitazioni in più rispetto allo stesso trimestre del 2021.
I tagli che vanno di più
Sembra essere svanita la passione per le grandi pezzature che aveva segnato l’epoca Covid e post-Covid. Gli incrementi maggiori nelle compravendite vanno alle abitazioni di tagli medio-piccoli. Le abitazioni tra i 50 m2 e 115 m2, che rappresentano la quota maggiore delle transazioni (oltre il 57%), evidenziano una variazione positiva di oltre il 3% rispetto al terzo trimestre 2021. Unici dati negativi si registrano per le abitazioni di dimensione più ampia. Da 115 a 145 m2 la caduta delle compravendite è dello 0,7%, sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per abitazioni oltre i 145 m2 si registra una discesa degli acquisti pari al 3,3%. Quasi un tonfo.
Il non residenziale retrocede
Nel terzo trimestre 2022 sono 53.767 gli scambi registrati di immobili del settore non residenziale (terziario-commerciale, produttivo e produttivo agricolo). Di questi, 31.125 riguardano uffici, negozi e depositi (terziario-commerciale), con una crescita dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2021. Molto bene le transazioni di uffici e studi privati, che registrano un rialzo del 14,1%. Bene anche le compravendite dei terreni: 6%. Il settore terziario-commerciale cresce con il tasso più basso dell’ultimo biennio, +1,3%. Tuttavia l’intero ambito non residenziale invece presenta segno negativo: -0,7%.
a cura di Ennio Braicovich
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