Economia

Mercato immobiliare. Il futuro secondo Scenari Immobiliari e dei gestori dei fondi SGR

Presentato oggi a Milano il 30mo Rapporto di Scenari Immobiliari all’insegna di un prudente ottimismo

Nonostante le difficoltà della nostra politica, l’elevato debito pubblico, la crisi di alcune banche, il mancato aggancio dell’Italia alla ripresa mondiale, per il mercato immobiliare “questo è un periodo di grande fermento” secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, che oggi ha presentato a Milano il suo 30mo Rapporto. Parole confermate dai risultati di un sondaggio tra le Sgr che hanno cooperato alla stesura del Rapporto, il 70% delle quali vede come possibile il miglioramento delle performance sul medio periodo (3-5 anni) a fronte di un 13% che crede nella stabilità e di un 7% che vede nero.

Contenuto ottimismo da parte dei gestori di Sgr anche per l’andamento del mercato immobiliare laddove le aspettative maggiormente positive riguardano gli scambi di uffici, negozi e residenze, per i quali circa il 50% per cento delle Sgr si aspetta un aumento fino al 10%.

Le aree preferite

Nord e Centro Italia appaiono le aree preferite del Bel Paese anche si intravvede un buon sviluppo al Sud per le Rsa-residenze sanitarie assistenziali e le strutture alberghiere. I maggiori investimenti per uffici e spazi di co-working si avranno nel Nord-ovest del Paese, insieme alle case per studenti e alle residenze per senior housing. Elevati gli investimenti per le Rsa nel Nord Est italiano, mentre in Centro Italia sono previsti numerosi sviluppi nell’ambito del residenziale da locare e dei capannoni logistici, oltre a commerciale e case per studenti. Il Sud e le isole sono meno attrattivi, ad esclusione di una previsione di moderato investimento nei settori specifici già citati, l’alberghiero e le Rsa.

La quasi totalità del campione ritiene che per gli investimenti immobiliari con destinazione ufficio, sarà privilegiato il centro di Milano, così come per il settore alberghiero e, a seguire, il commerciale.  Anche il centro di Roma sarà interessato da investimenti alberghieri, anche se le prospettive sono meno favorevoli, e dal settore commerciale, principalmente nelle high street della capitale.

Patrimoni in crescita

Il patrimonio degli oltre 400 fondi italiani ha toccato i 46 miliardi di euro a fine 2016. La previsione di Scenari Immobiliari è che nel corso di quest’anno si superi quota 50. Dal 2000, quando furono istituiti il settore è cresciuto di 18 volte. Ottima la crescita dei fondi immobiliari a livello europeo. Prendendo in considerazione gli otto maggiori paesi – Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svizzera – che da soli rappresentano l’85% dell’industria europea dei fondi immobiliari, il patrimonio raccolto vale oltre 517 miliardi di euro con tassi di crescita crescente negli ultimi anni: +9,8% nel 2014, 10,8% nel 2015 e 12,4% nel 2016. Alla base di questa espansione vi sono il miglioramento delle prospettive economiche, i bassi livelli dei rendimenti obbligazionari e una abbondante liquidità sul mercato.

Le tendenze

“All’interno di un’economia mondiale che cresce meno del 2% annuo e di uno scenario senza inflazione, l’enorme liquidità in circolazione cerca i rendimenti superiori che possono offrire i fondi immobiliari – ha detto Mario Breglia aprendo i lavori del Convegno di presentazione del Rapporto – I fondi cercano di offrire qualità degli immobili, sicurezza di ‘inquilini paganti’ e, sempre di più, sicurezza paese al riparo da rischi politici”.

Quanto alle tendenze il presidente di Scenari Immobiliari intravvede: “Le società di gestione si orientano sempre più verso il turnover dei patrimoni, per seguire le nuove esigenze dei mercati. Tra i mercati emergenti a livello europeo soprattutto il residenziale, che ha una quota di asset allocation pari al dieci per cento del totale.  I nuovi investimenti residenziali sono concentrati sull’attività di ristrutturazione, soprattutto nell’ottica di risparmio energetico, e sulle residenze specializzate, in particolare per studenti o senior”.

(eb)