Dopo sette anni in negativo, torna a crescere il mercato italiano delle abitazioni. Lo segnala l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, l’Associazione Bancaria Italiana.
L’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate realizzato in collaborazione con Abi, l’Associazione Bancaria Italiana conferma con il Rapporto immobiliare residenziale 2015 il segno positivo per compravendite e mutui casa nell’anno appena passato. E’ il primo segno positivo dopo sette anni di cifre negative.
Le compravendite di immobili a destinazione abitativa nel 2014 sono state 421mila, ancora al di sotto dei valori registrati alla fine degli anni ‘80. L’andamento e la distribuzione dei volumi di scambio per macroaree geografiche ha evidenziato una ripresa più accentuata nell’area del Centro (+6,5%), seguita dall’area del Nord-Est (+5%) e del Nord-Ovest (+3,4%), dove si concentra la quota più elevata delle transazioni. Ancora contenuti, invece, i rialzi registrati nelle aree del Sud (+0,8%) e nelle Isole (+0,2%).
La superficie media dell’unità abitativa acquistata è stata pari a 105,2 m2, in crescita del 5%, mentre il fatturato del settore guadagna circa 5 miliardi di euro, passando dai 67,5 miliardi del 2013 ai 72,1 miliardi registrati nel 2014.
Il mercato residenziale nelle otto principali città italiane mostra, nel 2014, una ripresa più accentuata, sempre al lordo dell’effetto fiscale, rispetto alla media nazionale. Le migliori performance si registrano a Bologna (+18,5%), Genova (+15%), Roma (+13,9%) e Firenze (+13,3%); seguono Torino (+5,4%), Milano (+5%) e Palermo (+4%). Unica grande città a mantenere il segno negativo è Napoli, con il 3,7% di compravendite in meno rispetto al 2013.
Le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario sono state 161.842 (+12,7% su base annua), con il maggior numero di compravendite registrate al Nord-Ovest (36%) e al Centro (22,5%). Il capitale complessivo erogato mostra un incremento del 10%, toccando quota 19,3 miliardi di euro, ma cala il capitale unitario, che scende di circa 3 mila euro, passando dai 122 mila euro del 2013 ai 119 mila del 2014. Il calo dei tassi d’interesse e del capitale unitario erogato ha portato ad una diminuzione generalizzata della rata mensile, che è passata, in media nazionale, dai 682 euro del 2013 ai 631 euro del 2014.
Il Rapporto completo è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate alla voce Documentazione
In alto, vista aerea di una città, da Google Maps
Qui sotto, l’andamento delle transazioni immobiliari dal 1985 al 2014
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