Glass Group, gruppo italiano che dal 2009 riunisce attorno al proprio marchio primarie industrie vetrarie con esperienza pluridecennale nella produzione di vetrate isolanti con elevati numeri produttivi ed eccellenti standard qualitativi, è il nostro guest editor del mese di luglio. In questo intervento ci parla dello scenario macroeconomico italiano per quanto riguarda il mercato trasformazione del Vetro Piano
Il mercato del vetro piano, che in Italia vale oggi circa 1 miliardo di Euro, registra un trend positivo grazie al buon andamento del settore delle costruzioni, attestando le previsioni del comparto vetro piano nell’edilizia attorno ad una crescita del +23,5% per il 2021 e del + 8,7% per il 2022. Tale mercato, dal 2020 al 2023, stima un guadagno di 200 milioni di Euro, con il mercato delle ristrutturazioni che svetta sul nuovo. Positivo anche l’andamento del settore arredamento che cresce del +5/6% rispetto allo scorso anno.
Si guarda a questi numeri con ottimismo, senza però trascurare alcune criticità specifiche di questo settore industriale, come rimarca Daniele Predari, Presidente di Glass Group: “le aziende della trasformazione hanno subito negli ultimi mesi aumenti notevoli delle materie prime che hanno inciso negativamente su una redditività che il settore aveva faticato a guadagnarsi dopo tanti anni di appiattimento. Una redditività diminuita in modo repentino in pochi mesi. La sfida continua delle aziende della trasformazione è, però, quella di mantenere questa redditività per consentire lo sviluppo e l’innovazione. Per questo, è fondamentale fare attenzione ai flussi di cassa e guardare all’equilibrio economico e patrimoniale. Il mercato del vetro è un mercato molto rigido e complesso; per questo è difficile immaginarsi grandi cambiamenti, ma è fondamentale, per la sopravvivenza stessa delle aziende della filiera, continuare nello sforzo di fare comprendere al mercato questa rigidità”.
Questi aumenti nei costi delle materie prime sono stati determinati da due fattori: aumento esponenziale dei costi energetici e carenza di materie prime.
Lo scenario macroeconomico del vetro piano in edilizia
Sul fronte dei rincari energetici, rispetto allo scorso anno, il gas ha avuto un incremento dei costi del +700% e l’energia – che in Italia si produce per un 50% attraverso un ciclo combinato di gas – costerà sempre di più. Cosa ci aspetta nei mesi futuri? In Europa il gas si attesterà sui 76 € al megawattora, 4 volte rispetto agli ultimi 10 anni e l’energia elettrica sui 205 € al megawattora 3 volte rispetto alla media degli ultimi 10 anni.
Rispetto alla carenza della materia prima, si evidenzia come, sul fronte della produzione del vetro, non sono previsti nuovi impianti in Europa. I costi per la realizzazione di un impianto sono circa 100/150 milioni di € e la loro durata si attesta sui 15 anni. Diventa importante, dunque, interrogarsi sulle complessità del business e sulle qualità del materiale per capire quale sarà la sostenibilità del vetro piano. L’ultimo impianto in Italia è stato fatto partire nel 2011, in linea con l’andamento registrato nel resto d’Europa. Le industrie produttive di vetro durante il lockdown hanno perso 5/6 milioni di € in 3 mesi.
Oggi, pensare di fermare i float di vetro per mancanza di gas sarebbe drammatico. In questo momento difficile, la collaborazione tra i player della filiera diviene fondamentale. Occorre, pertanto, amplificare le Partnership tra produttori e trasformatori, ripensando completamente i processi della Supply Chain. Con lo scopo di contribuire sostenere tutta la filiera, Glass Group insiste nel mantenere un ruolo di forte facilitatore nel dialogo tra i player del settore, supportando le aziende del gruppo nell’attività di programmazione e crescita, orientando le vetrerie verso scelte più strategiche sia sul fronte delle catene di fornitura che sul mercato.
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