Buco clamoroso del Ministero della Transizione ecologica che non riesce a pubblicare in Gazzetta Ufficiale entro il 9 febbraio l'importante Decreto Prezzi come previsto dalla Legge di Bilancio 2022
Attesissimo dal mondo dell’edilizia, il cosiddetto Decreto Prezzi del Ministero della Transizione presieduto da Roberto Cingolani non è stato visto sulla Gazzetta Ufficiale del 9 febbraio (e neanche su quelle precedenti). Era “da emanare entro il 9 febbraio”, come da Legge di Bilancio 2022.
Che cosa dice la legge di Bilancio 2022?
La LEGGE 30 dicembre 2021 , n. 234 cosiddetta Legge di Bilancio 2022
al comma 28 afferma:
28. All’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sono apportate le seguenti modificazioni:
i) al comma 13-bis, al terzo periodo, dopo le parole: « comma 13, lettera a) »
sono aggiunte le seguenti: « , nonché ai valori massimi stabiliti, per talune categorie di beni, con decreto del Ministro della transizione ecologica, da emanare entro il 9 febbraio 2022 »
Il MITE ha disatteso la legge
Il MITE, Ministero della Transizione ecologica, non ha provveduto a far pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale del 9 febbraio il tanto atteso Decreto Prezzi, imposto dalla legge di Bilancio n. 234/2021. Questa è la cruda verità. Tutti abbiamo atteso impazienti fino a mezzanotte ma la pubblicazione del Decreto Prezzi non c’è stata, neanche su un Supplemento Ordinario.
Il Decreto Prezzi dovrebbe contenere 35 voci di riferimenti per i lavori coperti da bonus edilizi quali
- l’isolamento delle coperture, dei pavimenti e delle pareti perimetrali;
- la riqualificazione energetica degli edifici;
- la sostituzione degli infissi;
- l’installazione di schermature solari;
- le caldaie a condensazione;
- i microcogeneratori;
- le pompe di calore;
- i generatori a biomassa;
- le tecnologie di building automation.
Insomma, tutte tecnologie non di poco conto nell’ambito della riqualificazione energetica degli edifici che il MITE dovrebbe promuovere. E il Decreto Prezzi sarà, quando uscirà, il riferimento di legge per il fisco e per i contratti.
Massimali già obsoleti
L’altro giorno Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo aveva attaccato duramente il Decreto Prezzi del MITE perché, secondo voci insistenti, manteneva sostanzialmente inalterati i massimali delle opere rispetto all’ Allegato I del DM 6 agosto 2020. Per di più tali massimali sarebbero comprensivi di IVA e costi della posa in opera. Insomma, un disastro per la filiera, se fosse così, visto che i massimali sono stati fissati in epoca pre crisi energetica e pre crisi prezzi materie prime. Possiamo prendere, ad esempio, il caso clamoroso dell’alluminio che in un anno è aumentato del 58%. Aumenti simili sono a carico di legno e materie plastiche. Ora attendiamo con impazienza la pubblicazione del Decreto Prezzi.
a cura di Ennio Braicovich
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