Economia

Mutuatario tipo ha 39,3 anni. L’indagine Kìron

La rilevazione, riferita all’anno 2022, prende in esame parametri quali area di provenienza, localizzazione in cui è avvenuta la stipula, età anagrafica e professione di tutti coloro i quali hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas.

Un’indagine completa sul settore dei mutui ipotecari, che descriva il profilo del mutuatario tipo, deve prendere in esame anche il profilo socio-demografico di coloro che sottoscrivono i finanziamenti. Kìron Partner SpA è in grado di dare informazioni utili sui soggetti per comprendere quali sono le caratteristiche di coloro che si muovono sul mercato in un contesto economico sempre più sfaccettato. Di seguito sono riassunti i punti salienti dell’indagine.

In Italia vengono finanziati principalmente cittadini italiani, infatti il 73,6% dei mutui è stato erogato a persone di origine italiana, ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: attualmente quasi il 14,1% è rappresentato da cittadini europei e 12,2% è rappresentato da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani. 

Osservando l’area in cui i soggetti hanno stipulato il mutuo, si evince che la maggiore concentrazione è nella macroarea settentrionale con il 60,9%. Seguono a molta distanza Italia Meridionale e Italia Centrale con valori rispettivamente del 15,0% e del 16,7%. Solo il 7,4% sottoscrive un mutuo nelle isole.

L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel 2022 è 39,3 anni. L’analisi per fasce d’età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo e, in generale, la percentuale decresce con l’aumentare dell’età. C’è una leggera preponderanza degli under 34 rispetto ai 35-44enni: i più giovani incidono per il 38,4%, mentre i 35-44enni incidono per il 34,5%.

Dall’analisi della professione del mutuatario emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’86,5% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte dell’8,7% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 2,9% di lavoratori a tempo determinato.