Festeggiato allo stabilimento di Pisa il primo anniversario della rete dei serramentisti in Italia promossa da Saint-Gobain
I primi serramentisti della rete Windows Expert di Saint-Gobain sono stati festeggiati venerdì e sabato scorsi presso la storica fabbrica di vetro piano di Pisa. Attualmente sono 54. Entro l’anno saranno 80 e 150 entro la fine dell’anno prossimo, specifica Alessandro Panziera, responsabile della rete e coordinatore delle due giornate. La rete dei Windows Expert è un po’ particolare visto che chi la organizza non vende nulla ai membri agendo sempre per il tramite classico delle vetrerie.
Per farne parte non occorre essere grandi o acquistare tanto, puntualizzano gli uomini della multinazionale ma occorre possedere alcune caratteristiche quali: essere proattivi verso il mercato, lavorare preferibilmente prodotti di punta, possedere uno showroom. Insomma, essere un professionista del serramento o meglio un Windows Expert. A loro la multinazionale offre assistenza tecnica dedicata, materiale promozionale e corsi di formazione per il proprio personale e per i loro progettisti nonché un logo proprio due cerchi concentrici che riprendono i colori della casa studiato dagli uffici marketing di Parigi a riprova del valore attribuito a una iniziativa che non ha pari in Europa (e crediamo al mondo).
Così i 54 Windows Expert convenuti nella città toscana sono giunti accompagnati da collaboratori e collaboratrici spesso attivi nelle loro rivendite di porte e finestre per una presa di conoscenza diretta di un gruppo industriale tra i primi 100 al mondo. Tutti accolti dal vertice di Saint-Gobain Building Glass guidato dal direttore generale Fabio Damonte che ha tracciato il quadro di storia, cultura, tecnologia e valori dell’azienda.
Nata nel 1665 e figlia a suo modo di Venezia e della tecnologia del vetro e degli specchi che la Serenissima dominava in maniera monopolistica (dietro c’è tutta una spy story degna di Le Carré), Saint-Gobain rimane legata profondamente all’Italia visto che il nostro è il secondo paese in cui vara la produzione di vetro a fine ottocento ed è il primo in cui lancia la produzione di vetro piano così come la conosciamo oggi. Fino al rifacimento del forno nel 2011 in un momento di piena crisi visto che, evidenzia Damonte, il mercato italiano del vetro ha perso più del 40% negli ultimi 10 anni. Di ampio respiro la relazione di Frédéric Lechanoine che tratteggia l’identità industriale di un gruppo che fattura 40 miliardi con 180 mila dipendenti (400 i brevetti depositati ogni anno!), ma che fonda sull’habitat il 75% del proprio giro d’affari. Senza dimenticare i prodotti di punta quali i vetri per auto come Tesla e Ferrari ed altre grandi marche o i vetri per il supertreno cinese prodotti proprio da uno stabilimento italiano.
Il quadro del mercato dell’edilizia e del serramento e delle sue prospettive (non proprio rosee), già accennato da Damonte, è stato poi ripreso e approfondito dal direttore di Nuova Finestra Ennio Braicovich che ha analizzato le tendenze tecnologiche (ed economiche) dei componenti finestrati, prodotti sempre più ricchi di contenuti materiali e immateriali e che impongono una maggiore professionalità a tutta la filiera.
Finalizzata a una miglior conoscenza della struttura di Saint-Gobain Building Glass è stata la seconda parte della giornata dove via via si sono alternati Francesco Angius, responsabile della rete Climalit e dei Residential Partners, Tonino Buttò, direttore vendite, Stefano Pagano, responsabile della comunicazione, e il responsabile dell’Ufficio tecnico Giuseppe Vita con gli esperti Angelo Valeriano Cerean e Alessandro Rossini. Tutti con tante storie da raccontare ma sostanzialmente incentrate su un unico filo conduttore, sottolineato ripetutamente da Panziera: “continuare a valorizzare il prodotto serramento con vetri ad altre prestazioni scegliendo come partner vetrerie qualificate”. E’ un’altra maniera per difendere la propria professionalità, il proprio lavoro e il Made in Italy del settore infissi, come viene sottolineato a più riprese. Del resto si sa che ” i vetri non sono tutti uguali”, come esclama Pagano citando il leit-motiv della campagna di comunicazione di Saint-Gobain Building attualmente in corso su diversi media. E per un prodotto come il serramento dove l’85%, il 90% e talvolta più della superficie è costituita da vetrate isolanti, la prudenza e l’accortezza negli acquisti sono d’obbligo.
Alla fine dell’incontro tutti a lasciare la propria firma o il proprio #hashtag sulle colonne rivestite di vetro del nuovissimo centro di formazione che è stato aperto proprio in occasione del 1°meeting dei serramentisti Windows Expert. Immancabile, il giorno dopo, la visita alla produzione laddove in apparente tranquillità si sfornano ogni giorno ben 600 tonnellate di vetro piano per il comfort, le prestazioni e la sicurezza in edilizia e architettura.
(eb)
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