La copertura curva rivestita da pannelli fotovoltaici e la facciata centrale completamente vetrata compongono un progetto d'avanguardia per design e risparmio energetico
La multinazionale italiana Nice spa aprirà in Brasile la propria sede a Limeira, nello Stato di San Paolo, entro la fine del 2020. A firmarla è lo studio bolognese di Mario Cucinella che per la grande copertura curva ha tratto ispirazione dalle foglie di una pianta tropicale.
L’azienda italiana viene fondata nel 1993 e operante nel settore della Home Automation, Smart Home e Home Security. Dal 2006 al 2019 è stata quotata alla Borsa di Milano negli indici FTSE Italia Small Cap e FTSE Italia STAR. Tra i suoi clienti può vantare Apple, Tesla, SpaceX, la Fed e la marina militare Usa.
Il nuovo complesso industriale di 16mila mq ( per un investimento di oltre 20 milioni di euro) stabilisce una relazione simbiotica tra la struttura architettonica e la natura, interagendo con il paesaggio, reinterpretando gli elementi architettonici brasiliani tradizionali e favorendo l’impiego di caratteristiche passive. Il progetto è stato impostato sui requisiti della certificazione Leed e concepito come una smart factory con i principi dell’Industria 4.0.
Oltre alla copertura curva rivestita da pannelli fotovoltaici, l’altro elemento caratterizzante è la facciata centrale completamente vetrata rivolta sulla strada principale, con due piani di uffici, aree comuni, spazi dedicati alla formazione, showroom e atrio dislocati sotto un tetto a sbalzo. La parte destinata alla produzione di Nice spa è ubicata sul retro e sarà visibile dall’atrio attraverso una grande finestra, accessibile alla vista dei visitatori. Oltre gli spazi destinati alla produzione, sono molti gli ambienti dedicati ai dipendenti e alle loro famiglie, con palestra, asilo nido e una cucina esterna per preparare il churrasco.
Il risparmio energetico si basa su strategie attive e passive che sfruttano le favorevoli condizioni climatiche dando modo all’edificio Nice spa di funzionare senza il supporto della rete elettrica in diversi periodi dell’anno, azzerando così le emissioni di carbonio, grazie a 4mila mq di pannelli fotovoltaici sul tetto. E’ questo un elemento strategico del progetto che consentirà anche di raccogliere 500 mc di acqua piovana, riutilizzabile per l’irrigazione.
a cura di Margherita Toffolon
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