Lo afferma Eurowindoor, associazione europea dei produttori di serramenti, che da 7 anni si batte perché finestre, porte e facciate dotate di dispositivi elettrici ed elettronici non siano soggette alla direttiva comunitaria RoHS
No RoHS per i serramenti dotati di dispositivi elettrici ed elettronici. Ovvero esenzione dall’applicazione della Direttiva comunitaria RoHS, la 2011/65/UE. E’ la tesi che l’associazione europea dei produttori di serramenti Eurowindoor porta avanti a tutela del settore e che appoggiamo pienamente. Per difendere questa posizione ora Eurowindoor comunica di essere pronta ad affrontare la fase comunitaria di “call for evidence”. Questa è la fase di testimonianza in cui occorre fornire le prove a supporto della tesi della revisione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
No RoHS
Anzitutto che cosa è la RoHS? E’ la Direttiva 2011/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’ 8 giugno 201 , sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. E’ chiamata comunemente RoHS dall’acronimo del titolo inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive.
Entrata in vigore nel mese di luglio 2011, la RoHS è una direttiva comunitaria che restringe l’uso di determinate sostanze pericolose come piombo, cromo esavalente e cadmio nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Dal 2019 si sarebbe dovuta applicare anche a finestre e porte dotate di dispositivi elettrici, come avevamo dato conto qui a suo tempo.
Che cosa propone Eurowindoor
L’associazione europea si batte dal 2015 per una revisione della direttiva RoHS. L’obiettivo è rendere esenti dall’applicazione della RoHS i prodotti da costruzione che montano dispositivi elettrici ed elettronici. Sono oramai numerosi i prodotti che montano dispositivi elettrici e elettronici: dalla semplice porta di ingresso con serratura elettrica, all’attuatore, ai serramenti motorizzati. I dispositivi elettrici e elettronici invece dovranno continuare ad essere soggetti alla Direttiva RoHS. I prodotti da costruzione sono sufficientemente coperti da CPR (2011/305/UE) e REACH (2006/1907/CE). L’esenzione dalla RoHS ridurrebbe gli oneri burocratici per le aziende e apporterebbe coerenza all’interno dei regolamenti dell’UE.
Perché no RoHS
Finestre, porte e facciate sono normalmente assemblate e installate da professionisti e rimarranno nell’edificio per oltre 40 anni. Un dispositivo elettrico o elettronico verrà generalmente sostituito 2-3 volte durante questo periodo. Ciò è in parte dovuto al tempo di vita previsto più breve per questi componenti, ma forse soprattutto a causa dell’alto tasso di innovazione nello sviluppo di soluzioni nuove e più intelligenti. EuroWindoor ritiene che la RoHS non offra per i prodotti da costruzione un’ulteriore protezione aggiuntiva per l’uomo e l’ambiente oltre a quanto già ottenuto attraverso il Regolamento sui prodotti da costruzione e la Direttiva REACH.
a cura di Ennio Braicovich
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