Cortexa, il nostro guest editor di maggio, nel suo secondo intervento ci parla di nodo finestra-cappotto. Tutte i consigli sulla posa, i riferimenti normativi e gli errori da evitare per la corretta gestione
Per una corretta progettazione e posa a regola d’arte del Sistema a Cappotto è fondamentale tenere conto dei raccordi a finestre, porte e parapetti. Il nodo finestra-cappotto, se non progettato ed eseguito correttamente, può infatti causare seri problemi alla struttura, quali fessurazioni e infiltrazioni che possono danneggiare il Sistema a Cappotto e la facciata.
Riferimenti normativi per il nodo finestra-cappotto
La norma UNI 11673-1 affianca l’esistente norma UNI 10818, che definisce ruoli e responsabilità dei soggetti che intervengono nel processo di progettazione e posa del giunto primario, controtelaio/muratura, e del giunto secondario, serramento/controtelaio. Secondo la norma UNI 11673-1 i criteri e i requisiti specifici per la corretta progettazione del nodo finestra sono:
- Isolamento termico: la mancata correzione dei ponti termici può determinare ricadute significative sugli aspetti energetici, igienico-sanitari e di comfort;
- Isolamento acustico: la progettazione di dettaglio e posa in opera a regola d’arte degli elementi di facciata è fondamentale per garantire le prestazioni acustiche dei componenti;
- Tenuta all’acqua e tenuta all’aria;
- Resistenza meccanica: la resistenza al carico del vento e ai carichi applicati, quali serramento, inferriate, parapetti, devono essere ben calcolati e gestiti, in modo che questi non gravino sul giunto di raccordo della facciata;
- Durabilità e manutenibilità;
- Comportamento igrometrico e traspirante del giunto: il lato interno del giunto, il controtelaio o monoblocco, e il serramento devono garantire l’impermeabilità al vapore del giunto, mentre il lato esterno del giunto secondario deve essere permeabile al vapore.
Nodo finestra-cappotto: indicazioni generali di posa
Il foro finestra rappresenta una discontinuità all’interno dell’involucro edilizio, dove il flusso di calore tra interno ed esterno è differente rispetto al resto della struttura. Per questo motivo, la connessione del Sistema a Cappotto con il serramento deve essere correttamente gestita. La zona di contatto tra il Sistema a Cappotto e il sistema finestra – serramento, controtelaio, monoblocco – deve prevedere idonei nastri adesivi di giunzione. Il nodo di contatto tra il Sistema a Cappotto e il serramento deve garantire la resistenza alle microtensioni dovute al diverso comportamento igrotermico dei materiali a contatto e alle vibrazioni del serramento, come forza del vento e urti in apertura e chiusura.
A seconda della tipologia di intervento, cantieri di nuova costruzione o riqualificazione di edifici esistenti, occorre porre particolare attenzione, in fase di progettazione, a possibili problematiche che potrebbero crearsi per definire la soluzione più idonea a raggiungere le prestazioni termiche richieste dal sistema:
- Nuova costruzione: va prestata attenzione alle tolleranze tra muratura e serramento, in modo da permettere la corretta posa dell’isolante in spalletta e/o del controtelaio del serramento.
- Riqualificazione di edificio esistente: va prestata attenzione alle guide delle tapparelle scorrevoli, alla mancanza di spazio per isolare la spalletta e alla dimensione del davanzale.
Errori da evitare nella gestione del nodo finestra-cappotto
All’interno della guida Cortexa dedicata alla gestione del nodo finestra viene illustrata una panoramica dei possibili errori di posa:
- È necessario verificare le condizioni iniziali del supporto: se non preparato in modo adeguato, si possono riscontrare dei problemi sia in fase di incollaggio che di eventuale tassellatura;
- Possibili infiltrazioni per mancata sigillatura del davanzale o per una pendenza errata del davanzale;
- Si possono generare delle fessurazioni dovute all’utilizzo di un profilo paraspigolo in alluminio;
- È possibile che si generi un distacco dovuto all’assenza di fissaggio meccanico esterno del monoblocco termoisolante.
Leggi il primo articolo del guest editor di maggio di CORTEXA
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