Normativa

Norme EN bloccate dalla Commissione. Eurowindoor si fa sentire con un position paper

Sono molte le norme europee revisionate dal CEN che non vengono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea impedendone l’applicazione

EN 13830:2015 (Facciate continue); EN 13659:2015 (Chiusure oscuranti e tende alla veneziana esterne); EN 16361:2013 (Porte pedonali motorizzate, diverse da quelle a battente, rivista quest’anno mininalmente). EN 13561:2015 (Tende esterne e tendoni); EN 13637:2015 (Accessori per serramenti – Sistemi di uscita controllati elettricamente per l'utilizzo sulle vie di fuga); EN 12209:2016 (Accessori per serramenti – Serrature azionate meccanicamente e piastre di bloccaggio).

Queste le norme recentemente riviste dal CEN-Comitato Europeo di Normazione che sono state bloccate dalla Commissione europea perché ritenute non conformi alle indicazioni del CPR-Regolamento Prodotti da Costruzione n. 305/2011. Di conseguenza i riferimenti di queste norme non sono stati ammessi alla periodica pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (vedi news), e quindi non sono applicabili ai fini della marcatura CE dei prodotti.

Lo stallo dura da circa un anno e mezzo e non riguarda solo il settore serramenti, chiusure, facciate continue ma tutto il mondo delle costruzioni. In totale sembrano essere un centinaio le norme toccate dal veto di Bruxelles. In sostanza la Commissione imputa al CEN e ai normatori di non aver tenuto conto nell’elaborazione delle norme del Regolamento Prodotti da Costruzione e in particolare dell’art. 27 che afferma al punto 2): “Se la Commissione ha stabilito classi di prestazione in relazione alle caratteristiche essenziali dei prodotti da costruzione, gli organismi europei di normalizzazione usano tali classi nelle norme armonizzate”.

Che cosa è successo? Qualcuno alla dirigenza del CEN probabilmente non ha colto bene l’art. 27. La Commissione (sommersa da altri problemi)  non ha emesso  gli Atti delegati relativi ai prodotti da costruzione  tra cui serramenti e affini e i normatori del Comitato tecnico CEN/TC33 (Finestre, porte, facciate, oscuranti ecc) hanno continuano a rivedere e a produrre norme in maniera classica. E quindi, come si fa di solito, tenendo conto del progresso tecnico del settore e introducendo là dove ritenuto necessario nuove classi prestazionali (per i requisiti essenziali dei prodotti) senza un Atto delegato della Commissione che li autorizzasse a farlo.

Il caso più illuminante è quello della norma sulle Chiusure oscuranti e tende alla veneziana esterne. Rispetto all’edizione del 2004 (rivista nel 2008) la EN 13561:2015 prevede alcune nuove classi prestazionali per la resistenza al vento (vedi news) introdotte in ragione della forte evoluzione tecnologica nel campo dei prodotti tessili e delle strutture come tende guidate con cerniera (zip) e le pergotende.

Di fatto per mesi e mesi c’è stata una situazione di scontro tra gli avvocati della Commissione e la dirigenza del CEN. Qualche uomo di associazione e di industria ha pure pensato di citare per danni la Commissione per essersi fatta viva solo a norme pubblicate e senza aver emesso gli Atti delegati, nonostante fosse al corrente del lavoro fatto tramite i CEN consultants e le comunicazioni del CEN.

Adagio adagio le cose si sono calmate. Là dove è possibile i normatori stanno procedendo a rivedere le norme per evitare la ghigliottina della Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea mentre a fatica si fa strada qualche Atto delegato della Commissione.

Tuttavia la situazione rimane sostanzialmente di stallo. Non a caso Eurowindoor, la federazione delle associazioni dei serramenti e del vetro (ne sono membri 18 associazioni, per l’Italia Anfit e Assovetro) ha pubblicato in merito un Position paper, un documento in cui fa il punto della situazione normativa e giuridica e propone una road map per uscirne.

Anzitutto un mea culpa da parte della Federazione quando afferma: “EuroWindoor riconosce che non viviamo in un mondo statico, e che alcune regole e procedure andavano di fatto modificate nel passaggio da CPD (Direttiva Prodotti da Costruzione) a CPR, nonché in seguito alla sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea in relazione alla causa C-100/13*”. E quindi l’ammissione: “gli organismi di normazione non appaiono sufficientemente preparati per quanto riguarda la corretta implementazione di tali modifiche”.

Infine le tre proposte per uscire dallo stallo:

– il TC persegua, attraverso il mandato, un obiettivo chiaro e definito, e risponda a tale mandato/richiesta di normazione, attenendosi ai modelli predefiniti e agli atti delegati della Commissione europea (CE), in un unico documento, completo e approvato, prima che venga avviata la stesura della bozza della norma;

– occorre garantire il coinvolgimento dei consulenti del CEN sin dalla fase di inchiesta, affinché eventuali modifiche necessarie possano essere gestite e integrate prima che la bozza finale venga sottoposta alla procedura di voto formale;

– occorre incoraggiare gli Stati membri a fornire commenti dettagliati sui contenuti di cui all’Allegato ZA già in fase di inchiesta, in modo tale da offrire al TC l’opportunità di perfezionare al meglio la bozza sin dall’inizio.

Si tratta di una road map che appare ragionevole e che speriamo possa venir accettata e implementata per sbloccare lo stato di stallo che sta per divenire imbarazzante per tutti, a cominciare dal CEN e dalla Commissione.

(eb)

*E’ la sentenza che ha condannato la Germania per aver introdotto ostacoli alla libera circolazioni dei prodotti da costruzione (sentenza C-100/13). (vedi news)

In allegato il Position paper di Eurowindoor  in inglese