L’esperto risponde. Serramenti interni ed esterni di legno e qualità del legname di falegnameria: quali i riferimenti normativi?
Per quanto riguarda il legname da falegnameria destinato anche al comparto dei serramenti è possibile fare riferimento alla norma UNI EN 942 “Legno in falegnameria – Requisiti generali” che ne definisce la classificazione in base all’aspetto e la classificazione della qualità.
Questa norma fa parte di un pacchetto di norme dedicate ai semilavorati di legno e/o derivati del legno per impiego nei serramenti interni ed esterni, comprendenti:
- UNI EN 13307-1 “Segati a misura e profili semilavorati di legno per impieghi non strutturali – Parte 1: Requisiti”
- UNI EN 14220 “Legno e materiali a base di legno in finestre esterne e in ante e telai di porte esterne – Requisiti e specifiche”
- UNI EN 14221 “Legno e materiali a base di legno in finestre interne e in ante e telai di porte interne – Requisiti e specifiche”.
La UNI EN 942, in particolare nella Tabella 1, fornisce una classificazione per le varie caratteristiche del legname con i relativi limiti di accettazione, identificata con il simbolo J (Joinery) seguito da un numero (7 classi: J2, J5, J10, J20, J30, J40 e J50, dalla prima all’ultima in senso peggiorativo). A titolo di esempio, nella classe J2, la più performante, non sono ammessi la fibratura elicoidale del legno, le tasche di resina, il midollo affiorante, le cipollature e le fessure, la deviazione della fibratura deve essere ≤ 20 mm/m e il diametro massimo dei nodi ≤ 2 mm.
Ha risposto Rita D’Alessandro
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