NTC2018 ed elementi vetrati. Il commento dell’ing. Palumbo

Per chi si occupa di dimensionamento dei vetri la prima novità riguarda i carichi di esercizio da applicare…

L’ing. Michel Palumbo dello studio Vetro Strutturale, attivo da oltre 15 anni nella progettazione e nella realizzazione di strutture vetrate, e uno dei maggiori esperti  così commenta quasi a caldo l’arrivo delle NTC 2018 (vedi news):

Dopo 10 anni dalla precedente edizione sono state pubblicate in via definitiva le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni. Si tratta di un Decreto Ministeriale, che verrà poi seguito dalla Circolare esplicativa, che dà indicazioni a tutti i progettisti circa i carichi da utilizzare, i metodi di calcolo, le verifiche, le caratteristiche dei materiali, nell’ambito della progettazione strutturale.

Il Decreto contiene senz’altro molte novità che verranno gradualmente studiate ed assorbite nell’ambito della progettazione. Per quanto riguarda l’immediato interesse di chi si occupa di dimensionamenti nel settore dell’applicazione del vetro in edilizia, la prima novità da rilevare è quella che riguarda i carichi d’esercizio da applicare sui manufatti. La “famosa” tabella 3.1.II è stata aggiornata andando descrivere meglio i vari ambiti.

In particolare per ogni categoria di carico viene dettagliata la parte relativa a “Scale comuni, balconi e ballatoi” con relativo valore specifico di carico da applicare in questo ambito.

Dal momento che per ogni categoria esiste la definizione di “Scale comuni, balconi e ballatoi“, non sussiste più il dubbio frequentemente insorto in serramentisti e vetrai di come comportarsi nella categoria A ovvero in ambiente privato:

qualsiasi affaccio, balcone, terrazzo interno o esterno che sia, richiede che il carico di riferimento per i parapetti sia sempre pari a di 2,00 kN/ml che, ricordiamo, diventa 3,00 kN/ml per le verifiche.

Inoltre compaiono le “nuove” categorie C4 e C5 allineando la tabella del Decreto a quella prevista dall’ Eurocodice.

Resta, nelle nuove Norme Tecniche, la possibilità di documentare anche per via sperimentale la verifica per il carico lineare sulle pareti verticali e i parapetti.

Bisogna tuttavia sottolineare che l’accettazione della documentazione relativa alla verifica in via sperimentale non è un automatismo ma, rimane a discrezione del progettista, del direttore dei lavori o del collaudatore.


Foto in alto: Il Chiostro del Castello di Carmagnola chiuso recentemente da ampie vetrate strutturali progettate dallo studio Vetro Strutturale