Il cantiere per la nuova sede del Consiglio Regionale della Puglia si concluderà entro la metà del 2017, ma è già pronto l'Edificio Polifunzionale in cui sono state installate 62 finestre da tetto Fakro FTU-V P5.
Con alle spalle un complesso iter progettuale e soprattutto realizzativo è in fase di completamento la nuova sede del Consiglio Regionale della Puglia. Vincitore di un concorso internazionale, il progetto firmato Studio Valle Progettazioni, Mirizzi Architetti Associati, Sylos Labini Ingegneri e Architetti Associati Srl e ProSal Srl, rappresenta uno dei più importanti interventi in costruzione in Italia.
Situato a sud-est rispetto al centro urbano di Bari, vicino alla costa del Mare Adriatico, il nuovo edificio è composto da due corpi di fabbrica semicircolari di altezza differente, che racchiudono la corte d'ingresso e la grande “agorà” trasparente in cui è situata l'aula consiliare e che è attualmente in fase di montaggio.
L'insieme si caratterizza per lo sviluppo prevalentemente orizzontale dei volumi, coerente con lo skyline barese, e per l'impiego preponderante del vetro – protagonista sia delle facciate verticali, sia della struttura coperta centrale – in abbinamento a materiali locali.
Il complesso è affiancato da ulteriori fabbricati per le funzioni di supporto fra cui il cosiddetto Edificio Polifunzionale, frutto della demolizione e ricostruzione di un ex capannone che ha inteso mantenere un segno di riconoscimento dei luoghi preesistenti – il campo per le esercitazioni militari – nella memoria della Città.
Confermando la collocazione e la medesima sagoma del capannone, caratterizzata da una copertura a capanna con ampie falde in tegole sostenute da capriate in acciaio, i progettisti hanno riconfigurato gli spazi interni prevedendo uffici e spazi di lavoro collettivi e semicollettivi, distribuiti su due livelli. Dentro il volume parallelepipedo (circa 90 per 15 metri), al piano terreno sono inoltre presenti l'atrio d'ingresso e la sala per riunioni e conferenze, entrambi a doppia altezza.
“La ricerca di una propria identità culturale dell'edificio – spiega l'arch. Luigi Mirizzi – ha voluto coniugare la ricchezza della spazialità interna alla trasparenza delle funzioni. Il corretto rapporto tra coerenza spaziale e funzionale si è risolto nella rivisitazione delle tipologie tradizionali e degli schemi funzionali, sino a oggi adottati in un'articolazione chiara e definita indispensabile per una struttura pubblica.”
Lo spazio interno si distingue per la grande copertura a falde, dotata di finestre a sottotetto Fakro per migliorare l'illuminazione degli ambienti e permetterne l'ombreggiamento controllato.
“L'edificio dista poche decine di metri dalla costa, quindi si trova esposto ai venti dominanti e all'intenso soleggiamento estivo, oltre che a un'atmosfera salmastra molto aggressiva per tutti i materiali, anche quelli più resistenti. Di conseguenza, i requisiti prestazionali delle finestre da tetto dovevano garantire durabilità in termini manutentivi e qualitativi, tenuta all'aria e isolamento termico. Oltre alla rispondenza ai requisiti richiesti, i fattori che hanno portato alla scelta delle finestre da tetto Fakro sono stati l'ottimale rapporto tra costo e qualità del prodotto, i tempi ridotti nella posa in opera e l'eccellente assistenza da parte del personale tecnico dell’azienda.”
Sulla copertura dell'Edificio Polifunzionale sono state installate complessivamente 62 finestre da tetto Fakro modello FTU-V P5, disposte a coppie lungo le falde, che illuminano gli spazi sottostanti assicurando qualità estetica, versatilità d'uso e le migliori condizioni di comfort agli ambienti.
Si tratta di finestre da tetto che garantiscono elevate prestazioni in termini di isolamento termico (Uf 0,97 W/m2K), come anche di sicurezza, grazie all'impiego del sistema TopSafe in abbinamento a vetrate anti-effrazione P5 (4 temperato esterno autopulente + 10 + 4 temperato + 8 + 33.2 interno basso emissivo accoppiato di sicurezza P2A).
I candidi telai in pino nordico massiccio (dimensioni 114 x 118 cm), impregnato sottovuoto e rifinito internamente con trattamento a 3 mani (poliuretano) di colore bianco, presentano un sistema di apertura e chiusura a bilico ad azionamento manuale per 58 finestre.
Le altre 4 finestre da tetto sono dotate del sistema domotico Z-Wave e sono quindi azionabili elettricamente mediante radiocomando, anche per la gestione degli accessori come le tende ombreggianti, a garanzia del massimo controllo dell'irraggiamento solare. È inoltre presente l'automatismo mediante il sensore pioggia, predisposto con connettori sul telaio che facilitano il montaggio degli accessori elettrici.
La fornitura delle finestre da tetto FTU-V P5 è stata effettuata al general contractor Guastamacchia Spa, che ha provveduto alla loro posa in opera.
Le immagini sono dell’arch. Roberta Ruggieri.
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