Fatturato in crescita, forti investimenti, un nuovo stabilimento produttivo e una sede distributiva ad Abidjan, in Costa d’Avorio, l’azienda Master continua a crescere e non solo in Italia. Scopriamolo in questo servizio del Tg del Serramento
Master, azienda pugliese di riferimento nel mercato globale di accessori e componentistica per serramenti in alluminio, con base a Conversano in provincia di Bari, ha chiuso il 2021 con un fatturato di 47,2 milioni di euro pari al +34% rispetto al 2020 e +25,9% rispetto al 2019. Crescono a doppia cifra sia il fatturato in Italia (22,5 milioni di euro, +37% rispetto al 2020), trainato in particolare dagli incentivi fiscali previsti a sostegno degli interventi di efficienza energetica e ristrutturazione edilizia, sia i mercati esteri (24,7 milioni euro, +31% rispetto al 2020) nei quali l’azienda sta raccogliendo i risultati dei progetti di internazionalizzazione lanciati negli anni scorsi.
Un nuovo stabilimento
A fronte di questa crescita molto positiva, il Gruppo Master ha stanziato per il triennio 2021/2023 un piano di investimenti per un valore complessivo di circa 16 milioni di euro, pari a circa il 10,4% dell’intero fatturato atteso, nonostante l’incertezza dell’attuale scenario internazionale.
I nuovi investimenti proseguiranno nel solco dell’innovazione di processo, di prodotto e digitale, nonché del Made in Italy. L’azienda progetta e realizza in house il 97% della propria produzione e impiega circa 320 dipendenti (+50 assunti nel triennio considerato) nel proprio quartier generale di Conversano del quale è in corso l’ampliamento, con la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo di circa 12.000 metri quadrati, dal quale si otterranno un aumento della capacità produttiva e un efficientamento dei flussi logistici.
Stabilimento e sede distributiva in Africa
In ambito internazionale, (Master realizza il 52% del proprio fatturato all’estero), proseguono i progetti di espansione, con l’apertura di una nuova filiale in Africa nella città di Abidjan, capitale economica della Costa d’Avorio. L’hub in West Africa rappresenta un investimento strategico per il Gruppo che punta a incrementare le quote di mercato e il presidio in quell’area geografica attesa in forte sviluppo nei prossimi anni. La nuova sede di Abidjian si aggiunge a quella già avviata con successo a Cracovia in Polonia (Master Polska S.p.zo.o), altro presidio strategico del Gruppo Master nell’area dell’Est Europa.
Responsabilità etica e ambientale
Resta costante anche l’impegno dell’azienda nei confronti del territorio, della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale d’impresa attraverso il programma Masterability. Master, infatti, si è affermata come modello virtuoso di economia circolare, attraverso politiche diffuse di responsabilità ambientale. È stata la prima azienda del settore a definire una metodologia di calcolo delle emissioni di CO2 certificata da un accordo con il Ministero della Transizione Ecologica e ad attuare importanti investimenti in Ricerca&Sviluppo e in innovative politiche aziendali di welfare, come ad esempio attività extra-lavorative e sostegno alle famiglie attraverso un programma di borse di studio per i figli dei dipendenti.
Dal 2019 al 2021 Master è stata riconosciuta tra le aziende italiane d’eccellenza, secondo la classifica “Best Managed Companies” (BMC) stilata da Deloitte, e nel 2021 ha vinto il premio “Welfare Champion”, classificandosi tra le prime 100 imprese italiane ad essere premiate dal “Welfare Index PMI”.
«Nonostante le incertezze dovute alla fase pandemica e il momento delicato relativo al rincaro dei costi energetici e alle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, le performance economiche del Gruppo ci hanno permesso di registrare una forte crescita e buona marginalità – spiega Michele Loperfido, CEO del Gruppo Master – che premia gli sforzi e la lungimiranza del Gruppo che, anche nell’attuale complesso e incerto scenario internazionale, sta continuando a investire nello stabilimento di Conversano, puntando con fiducia sulle risorse umane e produttive del territorio».
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