Ensinger ha annunciato il suo corposo piano di sostenibilità, con una serie di iniziative che mirano alla riduzione delle emissioni di gas serra nel breve e lungo termine.
Gli obiettivi di sostenibilità Ensinger puntano alla riduzione delle emissioni di gas serra e al raggiungimento del net-zero entro il 2046. Il programma, convalidato dalla Science Based Targets initiative (SBTi), ha come obiettivo principale il contenimento del riscaldamento globale entro i limiti previsti dall’Accordo di Parigi, con un massimo di 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali.
Obiettivi nel breve termine
Ensinger si propone di ridurre del 45% le emissioni assolute di gas serra di ambito 1 e 2 entro l’anno fiscale 2031, prendendo come anno di riferimento il 2022. Gli ambiti 1 e 2 comprendono le emissioni dirette di gas serra generate dalla combustione nei propri stabilimenti e dall’utilizzo di elettricità, calore o vapore forniti da terzi. Inoltre, l’azienda si è posta l’obiettivo di ridurre del 45% anche le emissioni di ambito 3, che includono emissioni indirette derivanti dall’acquisto di beni e servizi, dalle attività legate ai combustibili e all’energia, dal trasporto e dalla distribuzione a monte, dai rifiuti generati durante le operazioni, dai viaggi di lavoro e dal pendolarismo dei dipendenti, entro lo stesso termine.
Obiettivi di sostenibilità Ensinger nel lungo termine
Per quanto riguarda il lungo termine, Ensinger ha fissato obiettivi ancora più ambiziosi. L’azienda intende raggiungere lo standard scientifico net-zero entro il 2046, puntando a ridurre le emissioni di gas serra in ambito 1, 2 e 3 di oltre il 90%. Questo approccio mira ad allinearsi con le più recenti evidenze scientifiche, che suggeriscono uno scenario di riscaldamento globale di 1,5°C. Per neutralizzare le emissioni residue, Ensinger prevede di utilizzare tecnologie di rimozione e stoccaggio permanente del carbonio, in modo da bilanciare almeno il 10% delle emissioni che non possono essere eliminate.
Infine, l’azienda intende limitare del 90% le emissioni assolute di gas serra di ambito 1 e 2 entro l’anno fiscale 2041, rispetto all’anno di riferimento 2022.
La conferma dell’SBTi è stata accolta con particolare soddisfazione, così come ha commentato il Sustainability Manager Klaus Ensinger: “È essenziale che i nostri programmi e gli impegni relativi siano convalidati scientificamente e riconosciuti da un’istituzione internazionale e, tale riconoscimento, contribuisce a rendere le nostre iniziative ambientali ancora più centrali e imprescindibili”.
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