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ØG Zero Gravity di Secco Sistemi vince il Premio per l’Innovazione

Aperta alla Casa dell’Architettura Acquario Romano, nella Capitale, la mostra che presenta una scelta significativa dei prodotti selezionati per l’ADI Design Index, la rassegna annuale del miglior design italiano. Premiati i tre vincitori del Premio per l’Innovazione.

Durante l’apertura della mostra dei prodotti selezionati da ADI per il Design Index 2020 a Roma sono stati anche assegnati i tre Premi per l’Innovazione, destinati a quei prodotti selezionati da ADI Design Index che vengono premiati per le loro particolari doti di innovazione. Progettisti e produttori, su proposta di ADI, riceveranno il Premio dei Premi 2021, riconoscimento all’innovazione promosso dalla Fondazione COTEC su concessione del Presidente della Repubblica Italiana.

ØG Zero Gravity, Design di Secco Sistemi, vince il Premio all’Innovazione con questa motivazione: “Grazie alla levitazione magnetica passiva – tecnologia collaudata ma inedita nell’arredamento – il sistema risolve efficacemente il problema del peso delle ante degli infissi, consentendone il movimento in sicurezza e comodità, eliminando attrito e rumore.” ØG Zero Gravity è un sistema alzante per serramenti a levitazione magnetica passiva: solleva grandi masse, fino a 1.000 kg, facendole scorrere lungo un piccolo binario senza l’ausilio di motori elettrici e garantendo un’elevata qualità estetica grazie alla varietà dei materiali disponibili. In completa assenza di attrito, l’infisso si muove silenziosamente lungo i binari incassati nel pavimento come il gruppo di levitazione, i pattini magnetici Ironlev e la trave di collegamento con l’anta. Rimane a vista soltanto una fessura di 8 mm, chiusa da spazzolini e di facile manutenzione. Il sistema, oltre a garantire un perfetto isolamento termico e acustico, non è influenzato dalla presenza di vento o acqua, e mantiene la sua efficacia nel tempo.

ADI segnalerà i vincitori per il conferimento del Premio dei Premi, la manifestazione istituita dalla Fondazione Cotec su concessione del Presidente della Repubblica italiana come riconoscimento all’innovazione in tutti i settori produttivi. Alberto Agostini, CEO di Secco Sistemi, ha espresso una grande soddisfazione per il premio anche a nome di tutto lo staff dell’azienda trevigiana che già in altre occasioni ha ottenuto riconoscimenti da parte di ADI per il suo impegno nel campo della ricerca e del design sui sistemi per serramenti destinati all’architettura. Il premio è stato ritirato dallo stesso Alberto Agostini e da Alessandro Pandolfo, direttore artistico di Secco Sistemi.

Il ruolo del Design

Il design, ampliando la sua cultura in numerose regioni italiane, sta cambiando le caratteristiche della produzione, e ha a disposizione un ricco territorio di espansione. In particolare nei settori battezzati “le 4 A dell’eccellenza manifatturiera italiana” (Automazione, Abbigliamento, Arredo, Alimentari) gli strumenti del design promettono di migliorare significativamente la crescita delle imprese.

Occorre indicare con grande chiarezza i punti più alti della qualità, ma anche il metro con cui questa qualità viene misurata”, ha sottolineato Luciano Galimberti, presidente di ADI. “Nelle discipline sportive la qualità degli atleti si misura concretamente in altezze e lunghezze superate, velocità raggiunta, resistenza… Ma la misura della qualità del design richiede un’attenzione più globale, una sensibilità per fattori limitrofi o periferici che, nel medio e lungo periodo, possono incidere sulla realtà quotidiana con conseguenze drammatiche.” Galimberti ha aggiunto i doverosi ringraziamenti per quanti hanno reso possibile la selezione dell’ADI Design Index 2020, la prima delle due che accompagneranno alla XXVII edizione del Compasso d’Oro: circa centocinquanta esperti di diverse discipline hanno lavorato coordinandosi con l’obiettivo di darci una fotografia plausibile e quanto più trasversale possibile del design italiano in un anno difficilissimo, con un sistema design che fa i conti con una pandemia terribile.

Un grazie anche alle istituzioni che ci hanno sostenuto e incoraggiato, un grazie alla struttura ADI che tanto è cambiata e cresciuta in quest’ultimo anno, difficile quanto entusiasmante. E – ha aggiunto – “un grazie di cuore va soprattutto ai soci ADI che, nonostante le difficoltà oggettive continuano a “non girare la testa dall’altra parte”.