Progetti

PART è il nome del nuovo sito museale di Rimini

Due edifici storici nel cuore di Rimini diventano la galleria d’arte della Fondazione San Patrignano.

PART – Palazzi dell’Arte di Rimini è il nuovo sito museale collocato all’interno del complesso monumentale di Palazzo dell’Arengo e Palazzo del Podestà di Piazza Cavour, il cuore della città. Contesto medievale che, dopo un primo intervento di riqualificazione, ospita la collezione d’arte contemporanea della Fondazione San Patrignano, che sono state donate da artisti italiani e internazionali a sostegno dell’operatività della comunità.

Opere che per la loro natura disomogenea seguono criteri allestitivi che favoriscono la reversibilità, la percezione dell’architettura e una libera collocazione delle opere, in modo che siano in dialogo soprattutto con lo spazio, più che tra loro. Un allestimento, che pur avendo un filo conduttore, si declina di volta in volta assecondando le situazioni architettoniche nelle quali si colloca.

Il restauro, l’adeguamento funzionale degli edifici e l’allestimento della collazione di PART sono stati realizzati dallo Studio AR.CH.IT di Luca Cipelletti. Il progetto museografico segue e ricalca l’eclettismo e la natura disomogenea della collezione e propone attraverso un allestimento innovativo una fruizione del contenuto estremamente libera.

Al piano terra, l’inserimento della biglietteria e caffetteria rende accessibile e permeabile l’edificio per essere fruito liberamente e diventare parte integrante della vita del centro storico. Dalla biglietteria parte poi il percorso museale che prosegue nelle due sale del Podestà. Per aumentare la superficie espositiva, nelle stanze già decorate a parete, sono stati progettati dei supporti secondo una logica di pieno per vuoto, in relazione alle finestre.

Al piano superiore, nella sala dell’Arengo, l’allestimento ruota attorno ad un grande setto espositivo che, posto in diagonale e al centro dello spazio, consente una regia di percorso che valorizza la percezione della sala e delle opere oltre a condurre il visitatore verso la luce naturale. proveniente dalle polifore. La geometria originale delle aperture è stata valorizzata attraverso la sostituzione dei vecchi infissi con nuovi serramenti in bronzo a profilo minimo.

a cura di Margherita Toffolon